Nella mente di Nizaar
All’esordio con Tales from Far Out, Nicola Venturo è un musicista e sound designer meglio noto con il moniker di Nizaar.
Registrazioni personali, strumenti analogici e digitali, microfoni e glitch da tutte le fonti immaginabili si uniscono in un avventuroso collage sonoro sotto forma di 5 tracce che vanno dall’atmosfera eterea alle più caotiche escursioni elettroacustiche.
L’Ep pubblicato da Luminance Record sesplora il concetto di assenza della mente, indipendentemente dal fatto che possa essere correlato al ricordo, ai momenti di epifania durante la routine quotidiana, agli stati di sogno, a una sensazione fisica o semplicemente allo sguardo fisso nello spazio.
A dare il via a l’Ep Night Swim con le sue forme essenziali. Una traccia incline ad un suono in grado di infrangere il silenzio tra elettroacustica e sound design, avvolta da un’atmosfera eterea. Venturo dà forma ad un suono vibrante con elementi ambientali e glitch rimodulati per creare un gioco di vuoti e pieni.
Once In A Blue Mood nasce da cristalline melodie ripetute in loop che s’infrange su un tappeto rarefatto di frammenti caotici. Un brano più atmosferico che verte sulla dualità: suoni spigolosi e distorti con sonorità zen, rilassanti per una traccia dal continuo cambio di prospettiva.
A seguire Heavy Sleep è un flusso sonoro che comincia in maniera calma e meditativa per poi evolversi in un turbinio di sonorità ansiogene e futuriste fino a ritornare al punto di partenza come un cerchio perfetto che si chiude. Tra i field recording riecheggiano pulsazioni e frammenti ruvidi plasmati dal nostro per ottenere una dimensione contemplativa totalizzante come immersi in un sogno.
In quest’opera prima Nizaar mette la firma su architetture sonore profonde ed elaborate, devote ad un’esperienza sonora sensoriale pienamente gratificante. Tales from Far Out è un escursione tra differenti stati d’animo attraversoambientazioni eteree e caotiche pervase da atmosfere ambientali e spigolose tensioni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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