Nobuka omaggia Berlino
Decadente e sexy, Berlino è la città libera per definizione, non solo capitale europea della techno ma anche luogo di ritrovo di punk e di rockers di ogni dove. Da Iggy Pop ai Pink Floyd, passando per Battiato e gli Afterhours sono in tantissimi ad averle dedicato una canzone.
Anche Michel van Collenburg ha voluto omaggiarla attraverso una lettera d’amore, un diario sonoro con il quale ha catturato il tempo passato in un appartamento a Fehrbelliner Str. che dà il titolo al suo nuovo album.
Nei sette brani di Fehrbelliner Str. Nobuka approfondisce il lato più ambient della sua musica, oltre a giocare con elementi di musica concreta e d’avanguardia. Il risultato è a tratti ruvido e frenetico, a tratti morbido e delicato, un’esperienza di ascolto coinvolgente che si rivela più giocosa rispetto ai suoi lavori precedenti.
L’album si apre con il lento ma costante divenire di Samstag nella quale strati di field recordings, loop di nastri e improvvisazioni al pianoforte dialogano creando un flusso emozionale in grado di generare l’effetto poetico di una giornata di pioggia. Le sequenze costituite da modulazioni ambientali lasciano emergere la componente armonica del brano.
Mentre la prima traccia si basa sulle forme del soundscaping ambientale, con Sonntag Nobuka punta su un processo di costruzione sonora realizzato a partire da folate atmosferiche, risonanze e suoni concreti. L’effetto è quasi spettrale, come se il nostro volesse rendere omaggio all’anima più cupa e dark di Berlino.
In Dienstag convivono le due anime del disco, quella morbida e minimale con quella rumorosa e all’avanguardia. Una serie di suoni si contrastano creando un denso tappeto sonoro metallico carico di materialità che più si avvicina all’estetica dei precedenti lavori di Nobuka.
Mittwoch è inondata di registrazioni sul campo effettuate dentro e intorno all’appartamento di van Collenburg, strati di synth e piano dilatati nel tempo per un tessuto morbido e avvolgente che vira verso un suono più ambient di quanto non abbia mai fatto prima.
Fehrbelliner Str. è un lavoro sincero nel quale traspare tutto l’amore di Nobuka per Berlino, una città tanto stimolante da fargli realizzare uno dei suoi dischi migliori.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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