È Tutto Nero per Nullaconta
Nullaconta è il progetto solista di Matteo Zanin, nato nel 2022 dopo una serie di sperimentazioni sotto altri nomi. Il dolore e le difficoltà personali si trasformano in distorsioni portate all’estremo, dando vita a un mix ipnotico di digital hardcore, elettronica e Pop. Attraverso un muro di rumore, il suono suscita stati alterati di coscienza.
La musica di Nullaconta incarna il suo disagio emotivo e le sue lotte personali. Da questa profonda esperienza nasce il suo nuovo album, Tutto Nero, pubblicato il 20 gennaio per l’etichetta Solium Records.
Le otto tracce del disco sono una combinazione di distorsioni e urla estreme con melodie pop, creando così paesaggi sonori unici, definiti dall’artista stesso come “Harsh Pop”, in cui egli esplora depressione, ansia e frustrazione per anni di terapie e trattamenti falliti.
I primi minuti di Tutto Nero possono sembrare inizialmente fuorvianti: la traccia d’apertura, Senza casa, inizia con una serie di droni stratificati di matrice ambientale che poi si incupiscono e si distorcono in modo imponente. Da questa texture, sebbene semplice, emerge una potenza catartica, dalla quale si delineano la melodia dei synth e le parole dure e crude del testo.
Con I Minuti Non Passano Mai Nullaconta alza il tiro proponendo una traccia breakcore dal sound aggressivo e viscerale, in cui l’artista esprime la profonda sensazione di impotenza e disconnessione tipica della depressione. I toni plumbei sono accentuati dai kick techno, creando un brano che ricorda lo stile degli Atari Teenage Riot, con sintetizzatori rumorosi e ritmi veloci, ma con un approccio decisamente più introspettivo.
Billie Eilish è uno dei brani più intensi e devastanti dell’album, in cui la rabbia e la sofferenza si trasformano in una pioggia di kick e urla selvagge, integrate in un paesaggio sonoro confuso e pulsante. La musica si rivela affascinante nella sua imprevedibilità; il caos controllato della sua struttura emerge come l’equivalente uditivo di un dipinto splatter di Pollock.
Si chiude il cerchio con Senza Casa, Coda, un brano profondamente personale che esplora la disconnessione dalla vita, l’auto-disprezzo e il senso di disperazione che pervade i pensieri di Nullaconta. L’ottava traccia fonde in modo originale il songwriting in stile Generic Animal, arricchendosi di dolore e confusione, accompagnata da maestose spirali elettroniche e atmosfere metafisiche.
L’album di Nullaconta è un grido di libertà, un’esplosione di emozioni che sfonda il muro della rassegnazione e della disperazione, è un messaggio di speranza per chi si sente perso, di conforto per chi si sente solo. È un chiaro omaggio alla potenza della musica come strumento di catarsi e di liberazione. Se sei pronto a immergerti nella tua sofferenza e a cercare la luce al di là del buio, allora Nullaconta è un’altra voce che ti accompagna sulla tua strada verso la guarigione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.