L’universo parallelo degli Oko & The Authority
Ukronia parallela
La musica, probabilmente, è la forma di arte che maggiormente si evolve, cambia forma, riesce a giocare con mille effetti, suoni, distorsioni, sempre diversi, sempre nuovi, ogni volta intensi. Il giovane gruppo marchigiano Oko & The Authority ci dimostra anche questo con l’album d’esordio Ukronia, uscito il 1° luglio 2019 per l’etichetta statunitense Exquisite Noise Records, che fonde l’elettronica con il rock, il prog, glitch e trance.
Ukronia è il viaggio che la band marchigiana ha voluto intraprendere, cercando nell’ignoto e nell’incoscienza dei propri sogni, la strada per esprimere la loro intenzione musicale e non. L’album è un fiume in piena che trascina in un tunnel psichedelico dalla prima traccia. Don Quixote, Lmnt, Addiction e Cursed Chip sono tra i pezzi più esplosivi, che non lasciano alcun spazio alle pause, al silenzio, alla calma; è un continuo perdersi in altri mondi sensoriali e sonori, senza trovare via d’uscita. Più profondi, più legati ai bassi, ai sentimenti sono brani come Essence, Susiykiu o Zweisamkeit, ugualmente lavorati da un punto di vista strumentale e nella fusione dei generi.
Liberamente ispirati da artisti del calibro di Telefon Tel Aviv, Daft Punk, Moby, Alan Parsons e Robert Miles, gli Oko & The Authority offrono un lavoro innovativo e che, nel genere-non-genere, risalta come un bel punto di freschezza e di interesse.
Truffaldo al basso e chitarra, Dvd al pianoforte, Krisy alla batteria e drum machine e, infine, Clipped il DJ addetto alle tastiere e ai sintetizzatori: questi i membri di Oko & The Authority, o meglio, questi i loro nomi d’arte, che preferisco per presentarli, con l’obiettivo di raccontare di loro con un linguaggio confidenziale, come credo sia augurio del gruppo stesso. Per non tenerli lontani, ascoltateli forte, ascoltateli spesso e lasciatevi non-guidare da nessuna parte, eppure dappertutto. Questo l’intento mistico della musica travolgente della band marchigiana, questo il risultato che producono su chi ascolta.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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