Oksana Linde, la pioniera della musica elettronica in America Latina
Quarantuno anni dopo il suo concepimento, esce finalmente Aquatic and Other Worlds, l’album di debutto di Oksana Linde, uno dei segreti meglio custoditi della musica elettronica sudamericana.
L’album, pubblicato il 25 marzo 2022 dall’etichetta peruviana Buh Records, raccoglie brani realizzati tra il 1983 e il 1989 con un sintetizzatore Polymoog, un Roland Tape Echo, una drum machine TR-505, un Korg M1 e un Korg TR-88, consacrando la donna dell’America Latina come la pioniera della musica con i sintetizzatori.
La musica della venezuelana è ricca di sfaccettature diverse: può essere intensamente ipnotica e psichedelica, ma anche melodica e giocosa.
Il fascino alieno dei suoni cosmici si materializza già nella prima traccia, Intromersiòn, Linde sviluppa linee melodiche che si sovrappongono a loop e sequenze creando un ambiente che spazia tra melodie astratte e progressioni new age.
Playa Caribe si distingue per la sua tavolozza sonora multicolore, l’elettronica accompagna la narrazione cinematografica del brano disegnando un tessuto orchestrale per una mini sinfonia di sintetizzatori.
I suoni scintillanti di Bajo La Lluvia mettono in risalto la visione sintetica della musicista venezuelana: tappeti ipnotici realizzati sovrapponendo linee diverse di sintetizzatori per ottenere tracce dai mood differenti.
Mariposas Acuáticas è uno dei tanti momenti giocosi dell’album, la nostra gioca con le modulazioni timbriche con i synth che duellano e dialogano creando ipnotiche sequenze cristalline. La nona composizione, Orinoco, invece è una cascata fluida di accordi cristallini che si rifanno a sonorità naturali, una commistione tra suoni liquidi e arpeggi raffinati.
Aquatic and Other Worlds ripercorre il ruolo che i sintetizzatori hanno assunto nel corso degli anni Ottanta per lo sviluppo della musica di Oksana Linde. L’album in compenso suona contemporaneo con la venezuelana che tiene saldo lo scettro di pioniera della musica elettronica in America Latina.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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