Il sound raffinato di Old Fashioned Lover Boy
Che la luce sia con te
Old Fashioned Lover Boy è il nome scelto per il mondo della musica da Alessandro Panzeri, napoletano trapiantato a Milano, punto importante dell’alt folk italiano.
Forse ne avete sentito parlare per i tour internazionali con Paolo Nutini o con Andy Shauf, o perché sprigiona, ormai da anni, un’anima inaspettatamente travolgente attraverso le su creazioni, riuscendo così a non passare inosservato.
A metà maggio è uscito il suo ultimo lavoro in studio, Bright, definito una delle perle musicali da esportare di questo anno, album che, per il cantautore napoletano, segna un vero e proprio passaggio. Infatti, egli stesso lo descrive come la fine di un percorso e l’inizio di una nuova fase, con annessi numerosi cambiamenti. Il disco uscito per A Modest Proposal Records/Malinka Sound, apre nuovi orizzonti alla capacità internazionale di OFLB, che già di questo respiro internazionale, ne faceva un baluardo.
Elle è il primo brano dell’album, una dolcissima ballata, a tratti sensuale, lenta. Una vocazione chillout che segue un po’ tutto il disco, in brani come Goodbye o Lovesong n°6. Anime soul e leggermente R&B si fondono in Modern Life, mentre tutto si chiude su un brano un po’ sperimentale come You, intimo ma coinvolgente (che mi ha rimandato brani degli Arcade Fire) da ascoltare ad occhi chiusi.
Bright ha appena iniziato a fare luce e a risplendere su questa fioca malinconia, e, in definitiva, può considerarsi un bel disco, davvero interessante e denso di significati e scelte musicali ben precise. Certo un artista è sempre in evoluzione e questo Old Fashioned Lover Boy lo sa bene, quindi sarà interessante continuare a seguire la sua esponenziale creatività e la sua delicatissima anima. Un album che non ha picchi, ma tendenzialmente segue una linea continua, fattore che non da non disprezzare, anzi, diviene chiaro maggiormente l’intento che decide di approfondire.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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