Olec Mün & Michael Sarian, una collaborazione consolidata
Un anno fa Michael Sarian e Marcelo Schnock alias Olec Mün avevano iniziato una collaborazione sancita con la realizzazione di un ottimo album, Makara, ispirato alla mitologia indiana. Oggi con Kurma il compositore argentino e il trombettista canadese consolidano questo sodalizio artistico continuando ad esplorare i miti induisti.
Questo nuovo capitolo, pubblicato l’8 luglio da Piano and Coffee Records, prende il nome da una parola che
in sanscrito significa “tartaruga”. Secondo la mitologia indù, durante il grande diluvio universale, innumerevoli tesori andarono perduti. Nel tentativo di recuperarli, Divinità e Demoni unirono le forze per sconvolgere l’oceano cosmico. Vishnu, noto come “The Preserver”, assunse la forma di una tartaruga e si immerse nelle profondità dell’oceano. Sul suo guscio portava una montagna e vi era avvolto a spirale un grande serpente che scuoteva le acque, creando un tale caos che a sua volta avrebbe portato un rinnovato ordine.
L’Ep è composto da due tracce, Kartikeyae Svāhā,create dalla sinergia dei due musicisti: mentre Mün si occupa dei tappeti sonori realizzati con i sintetizzatori, Sarian colora le tracce con la sua tromba e gli effetti.
La prima delle due, Kartikeya, si sviluppa a partire da una texture sinestetica intensa e mutevole sulla quale la tromba spesso stravolta dai filtri domina con la sua enfasi la trama sintetica. Mün plasma sinuose modulazioni cavalcate dai caldi fraseggi di Sarian, questa combinazione dà vita a una musica totalizzante curata in ogni dettaglio. Nel finale spazio agli arpeggiatori per una coda dai suoni scintillanti e prismatici che trasformano la traccia in un caleidoscopio ipnotico.
La seconda traccia, Svāhā, è caratterizzata da suoni morbidi e un’atmosfera avvolgente e sontuosa: il personale linguaggio modellato dai due musicisti verte su una ricerca melodico-armonica in funzione di una narrazione potente e accattivante che spesso nega il virtuosismo dei singoli elementi.
Kurma è un racconto appassionante, il perfetto connubio tra due personalità differenti che hanno imparato a convivere muovendosi agevolmente in un filone stilistico consolidato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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