Olivia Belli: mettete i fiori nelle vostre canzoni
Non è sicuramente nuova su queste pagine Olivia Belli. La compositrice e pianista marchigiana continua a celebrare la natura, dalla Madre Terra di Mater al flusso d’acqua di River Path. Con Flowers We Are, pubblicato il 6 novembre via 1631 Recordings, veniamo inebriati dalle quattro composizioni del nuovo Ep.
Citando le parole di Paulo Coelho «chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sé. Perché il fiore si fonderà con il pomeriggio, con il tramonto, con l’odore di terra bagnata e con le nuvole all’orizzonte». Tale bellezza viene immortalata nelle quattro tracce dell’Ep.
Le note morbide e delicate di Adonite danno la sensazione di correre liberi su un prato. Olivia Belli lascia respirare il pianoforte trasformando così le note in immagini che sanno di domenica in famiglia nella casa di campagna. Artemisia dimostra che la ritmica non deve per forza essere legata ad una batteria. La seconda traccia si macchia di malinconia, un limpidissimo paesaggio dai colori pastello avvolto da un candore e da un’eleganza, marchio di fabbrica della pianista. Asfodelo scorre veloce, un soffio di vitalità che danza nell’aria come un petalo di un fiore sospinto dal vento. Note ariose che sanno di primavera, una traccia che si distingue per la sua capacità evocativa. Assenzio sa di romanticismo, un gioco altalenante tra musica e silenzio, concepita per sottrazione delle note.
Nonostante la semplicità melodica, le composizioni di Olivia Belli sanno sempre stupire. Flowers We Are è un lavoro di facile presa, immediato e leggero, intimo e delicato, quattro tracce minimali che mostrano l’essenza autentica di Olivia Belli. Adonite, Artemisia, Asfodelo e Assenzio hanno il profumo dei fiori di campo, ognuna con un colore diverso, aspettano soltanto di essere colte.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti