Olivia Belli: l’essenza spirituale dei luoghi
Olivia Belli ha trovato il suo spazio nel mondo della musica classica contemporanea emergendo grazie a composizioni delicate e melodiche che traggono ispirazione dal mondo naturale. La sua musica è caratterizzata da una forte componente lirica e da un profondo senso della storia.
Intermundia è il secondo full length pubblicato da Belli per XXIM Records che vede l’acclamata pianista andare oltre il suo profondo legame con il mondo naturale per esplorare il lato spirituale della natura.
Intermundia è un ambiente sonoro rilassante, nel quale l’ascoltatore può liberarsi “da tutto ciò che non è essenziale, da tutto ciò che fa parte del mondo moderno”, restando a contatto solamente con la propria anima.
Ogni brano del disco rappresenta una località molto vicina alla casa nelle Marche della Belli, ciascuna è fotografata attraverso i field recordings registrati sul campo, andando così a mettere in musica la magia dei luoghi e quella qualità ultraterrena che va al di là del tempo o dell’aspetto puramente fisico.
In apertura Anima 1 convince subito al primo ascolto: un brano delicato costruito attorno a leggere melodie dai toni minori per spingere sul pulsante dell’emotività, riducendo il vocabolario musicale della nostra ad un brano prettamente minimalista.
Caratterizzato da un andamento calmo e malinconico, Valadier è il primo brano tratto da Intermundia. Il brano trasmette la stessa speranza e lo stesso senso di assoluzione che si trovano al Tempio di Valadier, un santuario situato all’ingresso delle Grotte di Frasassi, in provincia di Ancona, nelle Marche.
In Diomedea la Belli offre una sequenza sostenuta di note arpeggiate creando un’atmosfera sognante in grado di tenere l’ascoltatore a mezzaria.
Realizzato con la collaborazione di Louisa Fuller, John Metcalfe e Chris Worsey, Pian Perduto è uno dei momenti più espressivi del disco, col piano affiancato dagli archi impegnati nel disegnare trame sinuose e affascinanti dettate dalla potenza emozionale degli strumenti.
Gli accordi mutevoli e le armonie sostenute fanno di Intermundia un lavoro sentito e maturo che si candida a essere il migliore finora realizzato da Olivia Belli.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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