Origamibiro, una creatura dai suoni organici
Nato come trio audiovisivo dalla mente dell’ex-Wauvenfold Tom Hill, il progetto Origamibiro rompe un silenzio durato sei anni con Miscellany. Il nuovo album pubblicato il 26 marzo 2021 da Denovali, è un insieme di lavori accumulati negli anni dall’uscita di Odham’s Standard del 2014.
Diventato il solo project del compositore Tom Hill, Origamibiro è una creatura che vive di suoni organici, elettroacustica e musica da camera orchestrale.
L’album si apre con la mini-sinfonia di Mosaic, una miscela di archi e pianoforte dai timbri delicati. Il legame con la natura porta Hill a esplorare l’essenza dei suoni degli oggetti che lo circondano, costruendo trame sonore intime e immaginifiche, sfruttandone il potenziale sonoro nella sua interezza. In Steel Geese Hill sfrutta il suono della cetra per ricamare una struttura sonora ossessiva, le note pizzicate introducono l’orchestra di archi che dà ampiezza ed eleganza alla strumentale. Le armonie di CircleFifth danno spazio alle suggestioni del piano e degli archi di mostrare il volto modernclassical di Origamibiro che incontra il lato sperimentale con un sopraffine tessuto elettronico.
Campane e glockenspiel introducono la sesta traccia: Zoo. La viola ci conduce tra il beat intenso e i fieldrecording, in un vero e proprio viaggio all’interno della natura. Una produzione alla Bonobo che apre il mondo di Origamibiro a nuovi scenari possibili.
Fracture è la testimonianza di come si può far musica con ogni parte di un pianoforte: scritta per piano e viola, il primo singolo è stato realizzato con due piani e con la meccanica smontata, Hill ne ha realizzato dei campioni e i componenti per la parte ritmica. Semplicemente sublime. Arricchita dall’uso dei fiati, il finale è affidato al crescendo orchestrale di Cascade in grado di suscitare un turbinio di emozioni.
Miscellany è l’anello di congiunzione tra quello che è stato e quello che sarà per Origamibiro, Hill non si adatta a uno stile, ma adatta gli stili diversi a sé, aggiungendo e togliendo quando serve, scolpendo la sua musica nella forma migliore.
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Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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