Con Paolino Canzoneri alla ricerca di conforto e pace interiore
In quest’epoca di folle e irragionevole disumanità, Paolino Canzoneri ci conduce attraverso la sua musica in un viaggio alla ricerca di conforto e pace interiore tra montagne, colline e boschi, paesaggi che «catturano i sensi, rasserenano i pensieri e infondono linfa vitale alla propria interezza».
Pubblicato il 10 novembre 2023 per l’etichetta di Amsterdam, la Shimmering Moods Records, il suo nuovo album Gioie Campestri immortala la bellezza di enormi paesaggi sonori fruscianti con micro texture morbide che conferiscono pace e incanto sublime a chi le ascolta.
L’album si apre con la quiete di Ricordo piccole foglie nei tuoi capelli, un brano lento, dalla trama eterea pervasa da un costante senso di malinconica solitudine stemperata solamente dagli “ululati” dei sintetizzatori.
La peculiarità di questo flusso sonoro ambient drone sta nelle basse frequenze manipolate per definire i confini onirici della traccia, allo stesso tempo quest’ultime vengono utilizzate per conferire dinamicità alla produzione.
La musica di Canzoneri sembra avere un potere curativo, tracce come Guardavo il cavallo dormire in piedi suonano calde, avvolgenti, riuscendo a catturare quella magia che solo a contatto con la natura, lontani dal mondo in cui ogni giorno siamo immersi, si riesce a percepire. La terza traccia è un connubio di leggerezza onirica e vivide linee melodiche che la rende un piccolo acquarello sonoro.
Con Avevate lo stesso sorriso veniamo immersi nel mezzo di boschi e montagne: una pioggia di field recordings e strati di sintetizzatori formano un brano nella quale il nostro è alla ricerca della bellezza più autentica, quella nascosta e fragile della natura.
In chiusura Ero gradito ospite nel dominio della fauna campestre conclude in crescendo con i suoi droni ronzanti e ipnotici loop un album autentico e sincero.
L’artista italiano trova nella musica lo strumento per fuggire dai tempi bui che stiamo vivendo. Un ascolto confortante, a tratti quasi indispensabile.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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