Pittura liquida e gocce di lacrime: l’esperienza immersiva di Paolino Canzoneri
La musica è un muro di colori che sfuma nel tempo, lasciando dietro di sé tracce impercettibili ma profonde. Pittura liquida e gocce di lacrime è un viaggio sonoro attraverso il flusso della memoria e dell’empatia. Con questo nuovo album, Paolino Canzoneri ci offre un’esperienza unica, una riflessione sulla fragilità della nostra percezione e sulla mutevolezza delle emozioni.
L’album, pubblicato il 9 gennaio 2025 per Lontano Series, si presenta come un quadro in continua evoluzione, sei tracce di ambient immaginifico ci portano a immergerci in un mondo di suoni e sensazioni. Ogni brano è una sfumatura di colore che prende vita, talvolta impercettibile, ma sempre in grado di lasciare un’impronta profonda.
Pittura liquida e gocce di lacrime si presenta come un’opera che invita a un ascolto intenso e profondamente coinvolgente, da cui si fa strada un’atmosfera caratterizzata da una particolare inquietudine malinconica. Già nel primo movimento, intitolato Colori che non si vedono, si manifesta un’estetica sonora fondata su frequenze droniche, field recordings e un ambient morbido, avvolto da un delicato mutamento di suoni, loop organici e un’atmosfera di calma lo-fi.
Questi elementi si fondono perfettamente insieme e si sviluppano in Partitura distopica, la seconda traccia, che si presenta come un flusso sottile intriso di sibili e melodie, pulsante di autentica emozione.
Nella parte centrale dell’album, Trascorso ma indifferente riscalda gli animi con un mix di droni e field recordings. I toni si trasformano nuovamente, passando da una gloriosa espansione verso l’esterno, tipica delle tracce precedenti, a una sottile introspezione nel quarto brano.
Con una durata di 33 minuti, Pittura liquida e gocce di lacrime riesce a trattenere l’ascoltatore, stuzzicandolo attraverso melodie morbide e talvolta fragili, avvolte in strati riverberati di atmosfere. Questo album offre quanto basta per coinvolgere e incantare, creando un viaggio sonoro che trasporta in un mondo di emozioni profonde e sfumate. La sua delicatezza e ricchezza espressiva lo rendono un’opera da ascoltare e riascoltare, lasciando un’impronta duratura in chi ha la fortuna di immergersi in essa.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.