Nei ricordi di Paolino Canzoneri
A nove mesi dall’uscita di Il cielo incupisce, l’artista palermitano Paolino Canzoneri pubblica tramite l’etichetta italiana Rohs! un nuovo album dal titolo Spazi di vita impersonale.
Questo nuovo capitolo è stato concepito come una colonna sonora dove frammenti astratti di sogni cercano invano una forma, una definizione. Il subconscio genera luoghi talvolta inesistenti dove immagini sfuocate e colori sbiaditi diventano scenari per storie e favole casuali, incoerenti di ridondante fantasia.
Nove brani di musica ambient cupa e onirica, capaci di avvolgere l’ascoltatore in atmosfere profonde e introspettive, nei quali Canzoneri mescola ricordi del passato, luoghi vissuti reali o generati dalla mente in un cammino spesso sofferente e faticoso.
Nella prima traccia, Sogno grani di ghiaccio, Canzoneri fonde toni febbrili con piccoli accenti (scoppiettii, graffi) che danno dinamicità ad una strumentale pervasa da un senso di morbidezza. Il brano si presenta come un flusso oscillante che si allunga e si ritira come le onde del mare.
In La casa e la gabbia grossa i field recordings vengono utilizzati per dare profondità alla traccia, un soffio di morbide armonie inizia il suo lento divenire scandito dalle lente e dilatate progressioni dei sintetizzatori.
C’è malinconia e incertezza nelle vacillanti note di Cercami nella pioggia, una composizione che ruota attorno allo scroscio d’acqua in modo da creare una dualità tra il fitto e avvolgente scorrere della pioggia con minimali incursioni elettroniche, l’espressione più semplice della tavolozza sonora del palermitano.
Attraversando il guado è una passeggiata lungo il corso d’acqua immersi dai suoni cristallini dei sintetizzatori che vanno ad incastrarsi con i field recordings, ricreando così un ambient naturale e la quiete che la circonda.
Spazi di vita impersonale è un album emozionante che può essere inteso come un’unica sola traccia suddivisa in nove capitoli diversi. Trame incantevoli sospese nel tempo fanno di questo lavoro uno dei migliori realizzati da Paolino Canzoneri.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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