Paolo Bellipanni tra sogno e tragedia
Ebbene, che altro è la vita umana se non tutta una commedia, nella quale tutti recitano la loro parte chi con una maschera chi con un’altra, finché a un tratto il capocomico non li faccia uscire di scena?
(Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia)
Dopo aver firmato l’ottimo Radiance (Eklero Label), il sound designer romano Paolo Bellipanni è tornato con un nuovo album, Persona, pubblicato il 16 settembre su Rohs Records.
Una nuova ricerca sonora incentrata sul dialogo tra i suoni digitali delle macchine e il calore umano, 15 nuovi capitoli di drone-ambient nei quali Bellipanni modella le particelle sonore dandole la forma di una prosa. Una intensa narrazione scandita da frequenze sintetiche e suoni materici in un continuo gioco di contrasti.
Persona è una maschera, un sogno e una tragedia. Un linguaggio di uomini e macchine, di monologhi spezzati e di un disperato comunicare. Persona è una storia sullo svanire attraverso il respiro, sul decomporre l’armonia della carne.
Il linguaggio della macchina è caratterizzato da ipnotiche pulsazioni generate da granulose modulazioni in opposizione ai languidi sintetizzatori che combinati formano l’evocativa Forma Plurale. A seguire Mechanics of Rain risplende di echi neoclassici: pennellate elettroniche policrome disegnano un ambiente nel quale s’incrociano il linguaggio dell’uomo e della macchina, dell’organico e dell’inorganico.
In Her Cathedral i suoni vengono modulati in modo inquieto tracciando il sentiero tra melodie ipnagogiche e fascinazioni elettroniche. La creazione finale è un emozionante trama capace di mantenere viva la narrazione per tutta la sua durata grazie all’uso dei suoni vivaci. La title track sfrutta le calde melodie di un rhodes per ottenere un ambiente sonoro estremamente minimale, scintillante e dilatato, adagiato su un tappeto di risonanze e basse frequenze.
Maestosi droni si sovrappongono in Air Diminuendo alternandosi a dolci melodie, generando un continuo oscillare tra nervose tempeste sintetiche e caldi aneliti acustici.
Persona si rivela un album complesso ma che si lascia ascoltare facilmente: 55 minuti nei quali Bellipanni sviluppa una perfetta ibridazione tra la freddezza delle macchine e l’emozione della carne composto da aneliti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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