Tra arte visiva e musica
Nasce nel 2015 il Passepartout Duo formato dalla pianista Nicoletta Favari e dal percussionista Christopher Salvito. La loro musica è dettata dai limiti dello strumento, il campo ideale per sviluppare la creatività e dar vita a strutture formali basate su un concept, quello del viaggio e dell’incontro, che prende forma nel nuovo lavoro dal titolo di Vis-à-Vis.
Pubblicato il 10 aprile in vinile e digitale per l’etichetta cinese di musica sperimentale AnyOne, l’album è stato scritto e registrato tra Ginevra, Shanghai e Pechino.
L’artwork dell’album, creato sovrapponendo più strati di carta tagliata e stampata, illustra il concetto della sua controparte musicale: ognuno dei livelli dell’album può essere ricombinato giocosamente per evidenziare nuove variazioni sia nel colore che nella forma, rivelando continuamente una diversa prospettiva dell’oggetto mentre si sposta da una faccia all’altra.
Vis-à-Vis è un lavoro che sfugge alle categorizzazioni: dieci episodi tra arte visiva e musica, realizzati con l’ausilio di strumenti artigianali.
Le prime due tracce vengono entrambe divise in quattro movimenti con la chiusura dell’album affidata a due lunghe suite che nascono dalla stessa materia delle otto tracce precedenti, per poi essere rimescolate e rimodellate attraverso la modulazione ritmica e la tecnica compositiva dell’hoquetus.
Il ritmo lento di Heartwood, soprattutto in Section 1, danno alla traccia un carattere ritualistico con la parte ritmica scarna. Il tutto è basato su pochi ma essenziali elementi, tra minimalismo e ambient. Un perfetto equilibrio che rimanda alla sound-meditation. In Section 3 invece viene fuori il lato più tribale del duo, patchwork timbrici mantrici ma con una costante ricerca melodica di fondo. La title track parte subito con le poliritmie della prima sezione, con gli arpeggiatori che danno brio e colore alla traccia fino a concludersi nella quarta parte con un sound avvolgente, basato sulle percussioni come tintinnii di bicchieri e una componente più analogica, quella dei sintetizzatori.
Vis-à-Vis è un lavoro che si sviluppa sulla ricerca timbrica, i Passepartout sono meticolosi nel curare ogni dettaglio e il risultato finale è un album dalle forti tinte evocative e immaginifiche, musica adatta per mettere in comunicazione mente e corpo in un incontro di pace interiore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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