Pavor Nocturnus si mette a nudo con Ecatombe
A distanza di due anni da Bosch, Eugenio Mazza rimette in moto il progetto Pavor Nocturnus dando alla luce un nuovo album titolato Ecatombe, un lavoro cupo e desolante nel quale sono stati riversati i pensieri, gli stati d’animo e i desideri che hanno avuto origine dalla pandemia.
Ecatombe è uscito il 4 agosto 2023 su Cyclic Law ed è arricchito da un magnifico artwork realizzato da Coito Negato.
L’album offre un’esperienza immersiva a base di dark ambient, sperimentazione e momenti sacrali alternando scoppiettanti sottofondi statici, droni stratificati e campioni vocali al fine di lasciare nell’ascoltatore un senso di terrore.
In apertura con Maleficio il nostro crea plumbee atmosfere cui è impossibile rimanere indifferenti. La prima traccia è composta da onde fluttuanti, pulsazioni e percussioni tribali che sovrapposte e manipolate danno forma ad un rituale vibrante e avvolgente.
A seguire La Vergogna è una vera e propria colonna sonora per i propri incubi personali. Un’avventura angosciante scandita da un’incessante ritmica metallica e da audaci linee di sintetizzatori. Il risultato è un mosaico oscuro, affascinante e coerente, dalla visione cinematografica.
La parte centrale di Ecatombe è occupata da Abisso, una lunga strumentale che si sviluppa lentamente a partire da suoni granulari dilatati e manipolati usati per creare un denso episodio atmosferico. La quarta traccia si presenta come un momento immaginifico e molto potente dell’album, in grado di tenere l’ascoltatore a mezz’aria attraverso suoni fluttuanti nei quali s’intravedono dei sussulti di luce nel buio.
In chiusura la title track è un mix di elementi diversi, dallo snare di matrice techno alle percussioni industriali passando per droni ansiogeni e soffocanti che, amalgamati insieme, possiedono un’organicità e una forza fisica estremamente importante alla produzione.
Con Ecatombe siamo di fronte a un’altra ottima uscita per Pavor Nocturnus: la visione viscerale e nevrotica del nostro mette in evidenza tutta la maturità compositiva e la capacità di Eugenio Mazza di aver trovato una propria identità nel calderone del dark ambient.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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