Un nuovo culto dronico per Pavor Nocturnus
Nuovo capitolo in casa Pavor Nocturnus, progetto dark ambient/drone del musicista e producer Eugenio Mazza, già incontrato su queste pagine con il precedente lavoro discografico dal titolo di Ecatombe.
Liturgia Elettronica, uscita il 6 settembre via Dio Drone, è una composizione ibrida, un collage di frammenti di musica classica e sacra che, amalgamati da suoni sintetici e attraverso una ripetizione formale, divengono esorcismo e canto rituale.
Sebbene sia suddiviso in sette tracce, Liturgia Elettronica può essere inteso come un flusso sonoro continuo in cui si alternano tessiture suadenti e cariche di sensualità notturna a strutture marcatamente dark ambient dalle lente cadenze e dai toni funerei.
L’album nasce dalla combinazione di campionamenti di voci e arrangiamenti orchestrali destrutturati e nuovamente assemblati con synth analogici e percussioni, il risultato è un avvolgente movimento perpetuo in cui i suoni vengono interiorizzati facilmente dall’ascoltatore. Quando le vibrazioni arrivano alle orecchie di chi ascolta, il suo cervello dà loro significato e sentimenti, tramutandole in un’esperienza unica.
Liturgia Elettronica si apre con Introitus che trova il giusto equilibrio tra l’ossessività delle percussioni, solenni spirali elettroniche e il suono pesante della base dark ambient. Il nostro porta in primo piano i profondi campionamenti vocali che dipingono scenari di autentica desolazione, solitudine e paura esistenziale.
In Praeludium convivono melodie celestiali con droni soffocanti pervasi da tensione spasmodica, elementi caratteristici della musica di Pavor Nocturnus che sul finale sconfina in un mix di techno e drum and bass, lasciando così emergere dal fondo la parte ritmica della composizione. La terza traccia è la testimonianza dell’impareggiabile talento evocativo di Eugenio Mazza, manipolatore delle fonti sonore più disparate.
Epiclesi è un altro momento degno di nota. Il dark ambient sfocia nell’industrial attraverso suoni asfissianti e percussioni metalliche che si evolvono in una spirale soffocante e impenetrabile, nera nell’animo, in alcuni momenti parecchio fisica.
Liturgia Elettronica è un ottimo album, merito di un’attenzione e una cura superiori alla media: sette tracce dark ambient/drone realizzate con una classe e una padronanza dei mezzi tecnici assolutamente impareggiabile.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.