Fuori dagli schemi con PC Nackt
Plunderphonia di PC Nackt è la prima uscita di una nuova serie di progetti musicali che creano musica originale “saccheggiando” fonti storiche inaspettate. Non semplici cover, anzi attraverso due Yamaha Disklavier, Patrick Christensen crea composizioni completamente nuove che portano la musica classica in un territorio inesplorato.
Produttore e compositore berlinese, Christensen è il fondatore e direttore creativo di The String Theory, parte del gruppo elettro punk Warren Suicide, collaboratore di Apparat e José González.
Nove tracce che campionano elementi d’importanti opere classiche di Schubert, Scarlatti, Bach, Schumann e Mozart danno vita a un mix ipnotico e seducente tra musica organica e digitale.
L’album si apre con Space_Schubert, un chiaro esempio di come una sorgente MIDI suoni come un modulare: la melodia originale riproposta suonata da un oscillatore ci fa subito capire di trovarci davanti ad un lavoro razionale ed elegante, in grado fin da subito di avvolgerci in atmosfere alla Hauschka.
Exobase_Scalatti non lascia spazio a dubbi, il piano viene utilizzato per composizioni atmosferiche dalle complesse trame armoniche, capace di rivelare l’essenza dei campioni classici utilizzati. Le note scandite dai martelletti spaziano tra toni rilassati e misteriosi, sovrapponendo pochi ed essenziali elementi che vertono su una piece che fa fronte all’emozionalità.
Si apre con un campione di risate di bambini Karman_Bach, la quinta traccia sprizzante di gioia con il suo ritmo dilagante realizzato con il sintetizzatore modulare, è il sunto di Plunderphonia: musica classica destrutturata riproposta attraverso i modulari e un linguaggio binario che fa interagire la tecnologia con i sentimenti umani. Le flebili note di Mesosphere_Schumann rivelano il carattere sperimentale di PC Nackt: ariosa e riflessiva, la traccia ci immerge in un incontro tra classicismo e modernità addentrandosi nella strada della sperimentazione.
Plunderphonia è un bell’esempio di musica empatica, nove tracce che sanno riempire di stupore al primo ascolto. Linguaggi differenti s’incontrano per dar vita ad un dialogo efficace tra musica classica e contemporanea, un modo nuovo di intendere la musica guardando al passato e riproponendola in maniera nuova e fresca.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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