PCM: non solo ambient
A due anni da Attraverso torna con un nuovo lavoro il trio ambient PCM, progetto che vede coinvolti Francesco Perra, meglio conosciuto come Perry Frank, Matteo Cantalupi e Matteo Milea, da cui appunto l’acronimo che dà il nome alla formazione milanese.
Masterizzato da Rafael Anton Irisarri, Macro è uscito il 28 maggio 2021 per la californiana n5MD ed è un lavoro in grado di collegare diverse sfaccettature della musica ambient: si va dai suoni chiari ed eterei influenzati da Brian Eno, Fennesz e Basinski, ai momenti più oscuri e crudi derivanti da Tangerine Dream, Popul Vuh e persino dei Pink Floyd.
Prendono vita sette nuove tracce tra ambient, drone music e post-rock che il trio ha definito come Post Cosmic Music, secondo significato del nome del progetto.
Il primo paesaggio sonoro che dà il titolo all’album si basa su suoni avvolgenti e saturi, un’atmosfera postapocalittica creata da droni vibranti, chitarre effettate e scintillii evanescenti per nove minuti di maestosità ambientale.
Radio introduce un sound fortemente immaginifico: la traccia si apre con uno scarno beat che introduce l’etereo e sognante tappeto sonoro. Nuovi elementi si palesano nella seconda traccia mettendo in luce una composizione ricca di dettagli e suggestioni. Su tutti spiccano le chitarre che fungono da guida nella seconda parte del brano nel quale si sviluppa un’atmosfera tersa e rarefatta, evidenziando le influenze cosmiche dei tre musicisti.
Con Substrato il trio crea un’impalcatura sintetica fatta di droni inquieti, armonie stratificate e detonazioni elettriche, una carezza ambient-drone dal forte impatto visivo e sensitivo.
In chiusura Zoom è un’ambientazione sonora dai contorni rarefatti, un tappeto dilatato in grado di fluire liberamente, impreziosito da linee cristalline di sintetizzatori.
Macro è un album con una notevole varietà di soluzioni, ambizioso e ben curato, capace di fondere tre personalità diverse in un unico sound dai tratticaratteristici che rende la musica dei PCM personale e riconoscibile.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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