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Un giocoso mondo sonoro per i Penguin Cafe

A distanza di due anni da Matter Of Life… 2021, i Penguin Cafe pubblicano Rain For Seven… con il quale abbandonano definitivamente la vena triste e malinconica che aveva caratterizzato i dischi precedenti.

Il quinto album di Arthur Jeffes & Co. è uscito il 7 luglio tramite Erased Tapes e prende il nome da un antico proverbio meteorologico che allude a un lieto fine.

Il violino di Clementine Brown e Oli Langford, il violoncello di Rebecca Waterworth, il contrabbasso di Andy Waterworth, le percussioni di Avvon Chambers e la lap steel di Alessandro Stefana si fondono con il pianoforte, la melodica, l’ukulele, i synth e il balafon suonati dallo stesso Jeffes, ne viene fuori un lavoro complesso, sperimentale e giocoso formato dieci ecclettici paesaggi sonori.

L’apertura di Rain For Seven… è affidata alle sonorità cinematografiche di Welcome to London. Nella prima traccia convivono palpitanti ritmiche con sontuose partiture d’archi, una combinazione originale che si colloca tra musica da camera e suoni esotici.

A seguire Temporary Shelter from the Storm è guidato dalle raffinate e minimaliste progressioni del pianoforte. Il connubio tra melodica e percussioni africane rendono il brano esuberante e divertente, riuscendo nell’intento di esplorare nuovi suoni restando fedeli al mondo sonoro di Simon Jeffes, padre di Arthur e fondatore della Penguin Cafe Orchestra, scomparso prematuramente nel 1997.

Non mancano momenti più “classici” incentrati su melodie avvolgenti come nel caso di Second Variety che con l’aggiunta della steel guitar e della melodica si trasforma in un avvolgente abbraccio confortevole.

In Find Your Feet gli elementi ritmici e l’elettronica vengono messi in primo piano per risaltare le eleganti progressioni degli archi. Un brano vivace nel quale s’incrociano i ritmi pop con la musica classica moderna.

Rain For Seven… è un lavoro piacevole, che si lascia ascoltare fino alla fine tutto d’un fiato grazie alla sua spiccata giocosità. Un album che fa da ponte tra il passato dei The Penguin Cafe Orchestra, guidati dal padre di Arthur, Simon Jeffes, e l’attuale formazione.



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