Nello stravagante ed eclettico paese delle meraviglie di Per Störby Jutbring
Il compositore e polistrumentista svedese Per Störby Jutbring ci invita a esplorare un paese delle meraviglie stravagante ed eclettico, intitolato Tenants of Misty Mansion (According to the Landlord).
Il suo nuovo album, rilasciato il 22 novembre per l’etichetta svedese Hoob Records, fonde l’orchestrazione tradizionale con l’elettronica moderna, presentando melodie evocative e un approccio minimalista. Il risultato è una musica neoclassica dal carattere forte e distintivo.
Il concept dell’album è incentrato sui vari “inquilini” della mente dell’artista. Il synth Jump risuona nella stanza del terzo piano, mentre i barboncini del seminterrato fanno festa e nel corridoio suona una canzone di Björk. Come padrone di casa, l’artista è chiamato a riconciliare questi elementi, creando armonia tra di loro.
In apertura le fluide melodie di Swan Shaped Kite caratterizzano il malinconico lirismo della traccia. Il paesaggio sonoro, meticolosamente creato da Per Störby Jutbring, si sviluppa attraverso l’accostamento di violoncelli e quartetti d’archi, dando vita a un vero e proprio esercito di strumenti a corde che guidano il fluire della composizione.
Nel singolo The Backrooms, si fondono sintetizzatori analogici scoppiettanti e stratificazioni di archi, una combinazione che riflette perfettamente la natura eclettica della musica di Per. Gli impulsi elettronici conferiscono al brano una tensione avvincente, mentre gli strumenti acustici generano un movimento ipnotico e costante, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
In The Squatter, l’artista svedese esplora il lato elettronico della sua musica, creando un’esperienza sonica che si snoda in quasi tre minuti di pura intensità. La traccia presenta una dicotomia affascinante tra una calma quasi ipnotica e un’energia implacabile ed estatica. Gli oscillatori e le note di piano si intrecciano, dando vita a un vortice viscerale che avvolge l’ascoltatore in una danza avvolgente.
Nell’album non mancano momenti di assoluta quiete, come in The Secret Society (Still), dove gli archi si ergono a protagonisti indiscussi. Qui, il nostro compositore inizia da un’idea semplice, per poi svilupparla e plasmarla, dando vita a un movimento complesso che si nutre delle melodie degli archi.
Tenants of Misty Mansion (According to the Landlord) si presenta come una profonda fonte di emozioni, una toccante raccolta di composizioni che trasmette un senso di protezione. Per Störby Jutbring riesce a esprimere con eleganza tanto i momenti più silenziosi e intimi quanto quelli di intensa grandezza e potenza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.