Il sogno alienato di Perpetual Bridge
Perpetual Bridge è il progetto ambient di Nadia Peter, classe 1981, musicista svizzera,cresciuta in Ticino con origini italiane. Attiva da anni come dj sotto lo pseudonimo Marla, Peter dà sfogo al suo amore per l’ambient:armata di pedali,looper e synth, è riuscita a creare un sound profondo e avvolgente, il fascino di sonorità cupe al servizio di un immaginario mistico, mondi diversi s’incontrano per dar vita a paesaggi impressionisti estremamente incantevoli.
Pubblicato il 20 marzo su bandcamp dalla svizzera EEEE, Upon the Deep è un viaggio immaginifico tra flussi onirici e visioni sci-fi diviso in tre capitoli.
L’opener Blue Orbite splora suoni tetri e crepuscolari, atmosfere fredde e sintetiche avvolgono l’ascoltatore, pattern minimalisti e sintetizzatori dalle frequenze granulose ci immergono in un sogno estraniante per quella che diventa una vera e propria esperienza sensoriale tra ambient atmosferico e musica cosmica.
Gli undici minuti di Nebula sono un viaggio interiore all’insegna di droni spettrali che lentamente sommergono l’ascoltatore. Il tutto viene impreziosito da sperimentazioni elettroacustiche che danno alla traccia un fascino cerebrale e inquieto. La produzione si mantiene legata a coordinate astratta, un trionfo dell’indefinito e del misterioso, per una musica fondamentalmente espressionista capace di alterare la percezione dello spazio. L’Ep si chiude con Hidden Rivers: una lunga tessitura di droni sapientemente modulati e sottili pattern elettronici che compongono la produzione meno astratta delle tre, un ecosistema sonoro contemplativo, un magma denso e stratificato dal quale la musicista ticinese dovrebbe partire per sviluppare i lavori futuri.
Upon the Deep è un Ep che mostra importanti margini di evoluzione e approfondimentoper quanto riguarda la ricerca sonora intrapresa da Perpetual Bridge. L’artista svizzera ha creato un percorso atmosferico in bilico tra sensibilità percettiva e fascino cinematico che s’inserisce con prepotenza nel folto panorama della musica ambient.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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