Petrolio, nuove rotte, nuovi orizzonti!
Petrolio, il progetto solista del musicista piemontese Enrico Cerrato, si muove nei meandri dell’industrial dark-ambient, dividendosi dal 2017 tra album, soundtrack e concerti.
Dopo sette anni di attività Petrolio ha deciso di cambiare rotta realizzando una trilogia sui fluidi del corpo umano.
Il primo capitolo, АМЯƎᑫƧ, è uscito per Shyrec Label il 12 luglio 2024 ed è stato realizzato lavorando con nuovi strumenti come la voce e la fisarmonica, per sperimentare nuove strade per la sua ricerca musicale.
Quattro tracce per 26 minuti di asfissiante e ossessivo dark ambient cupo e meditabondo, con un tocco cinematografico e un senso di crescente terrore di fondo, che non suonerebbe fuori posto nella colonna sonora di qualsiasi film di Dario Argento.
Ma veniamo ai brani: l’opener L’Inizio Della Linea Retta parte con un’inquietante e abrasiva serie di droni, l’aria si fa sinistra mentre ad interrompere l’incedere dei droni ci pensa l’ingresso di una batteria elettronica spezzettata che evoca comunque un senso di claustrofobia dell’ignoto inquietante. Nella parte centrale della traccia si prende la scena la melodia inquieta di un pianoforte che apre la strada ad una serie di tamburi e glitch combinati con i soliti asfissianti synth per creare un passaggio emotivamente forte.
A seguire Non Fidarti Di Me è una traccia di matrice industrial, i suoni metallici sono da subito taglienti come lame, modulati per creare un effetto straniante combinato ad una ritmica ipnotica e ad una voce narrante che funge da collante tra i vari elementi della produzione.
Siamo di fronte a un’altra ottima uscita per Petrolio, l’album disponibile in formato digitale e distribuito fisicamente in un artwork di cartoncino, contenente un preservativo corredato di QR per scaricare l’opera, non delude le aspettative. Un progetto sicuramente ambizioso, un viaggio sonoro attraverso dimensioni maestose, persino magiche e mistiche.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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