L’incredibile furore dei PK-FK
Negli anni Ottanta F. Peirce Caldini e Alex Spalck hanno fondato la band seminale dei Polyactive, con la quale hanno arricchito il panorama musicale italiano a suon di post punk e incursioni elettroniche in un momento storico in cui la musica del nostro Paese era in una fase di rinnovamento.
Ci son voluti ben 30 anni prima che le strade dei due musicisti tornassero ad incrociarsi: PK-FK è il loro nuovo progetto devoto alla musica oscura e tagliente legata alla matrice post punk/new wave.
A un anno dal debutto con Irony And Salvation, il selvaggio duo è tornato con un nuovo album rilasciato solo in formato digitale. We Were Different è composto da sette brani (sei nuovi più una reprise) nei quali la violenza sonora del punk si fonde con l’immediatezza dell’elettronica esaltando i testi apocalittici cantati da Spalck.
Graffiante e adrenalinica la chitarra di Peirce Caldini guida la cavalcata punk di I’m Going To. L’odore della morte è vicino, che sia per una guerra o per un virus, «In mille modi andrò all’inferno eppure stanotte la morte sembra così lontana da me» canta Spalck con il tuo tono drammatico.
Componenti elettroniche si fondono in maniera del tutto naturale con le chitarre in Poisoned Lipstick, il post-punk incontra l’elettronica tracciando una nuova rotta guidata sempre dalle lancinanti chitarre, ma stavolta accompagnate da una ritmica devastante e da sintetizzatori lisergici. Un brano perfetto per una notte selvaggia.
Dopo tanto grigiore arriva un barlume di speranza con We’ll Get away With It: la quinta traccia sfocia in un hardcore digitale dall’atmosfera rarefatta. Feedback e ritmica ipnotica da club s’intrecciano creando un muro di suono nel quale confluiscono molteplici suggestioni musicali.
La title track torna a profumare di anni Ottanta, pochi elementi messi al posto giusto, le morbide progressioni della chitarra accompagnate dalla drum machine coadiuvati dagli ariosi synth aprono uno spiraglio di luce in un album per la maggiore cupo e sinistro.
I PK-FK fanno un passo in avanti con We Were Different, un disco dal forte impatto, carico di contenuti, con i due capaci di cavalcare un genere, il post-punk, che negli ultimi anni sta tornando prepotentemente a far parlare di sé, ma proponendolo in maniera personale, accogliendo nel proprio sound un bel bagaglio d’influenze differenti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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