Il debutto “in società” di Pleine Lvne
Quanto basta?
La prima volta non si scorda mai e questa è quella di Nicolas Gasparotto e del suo lancio nel panorama musicale. Un inizio filtrato dal suo nome d’arte, quindi meglio parlare di Pleine Lvne, artista francese, di Lione precisamente, che presenta il 22 ottobre 2021 il suo Heavy Heart.
Autoprodotto, discreto e raffinato, il primo lavoro in studio di Pleine Lvne è una piccola fiammella, suscettibile ai venti complicati della vita. Non un capriccio, piuttosto una necessità, derivante anche dai problemi che l’artista ha attraversato negli ultimi anni.
Heavy Heart si presenta intenso già dal titolo, laddove pesante potrebbe coincidere con profondo e profondamente affaticato. Sì, perché nello stile post-folk che lo contraddistingue, non è possibile ascoltare questo disco senza iniziare a riflettere.
I testi, così come le sonorità e le composizioni fatte dall’artista francese, rispecchiano una fragile interiorità, una delicatissima presenza, un’attenta descrizione del dolore e una buona capacità negli arrangiamenti.
Sette brevi brani che hanno richiesto a Pleine Lvne ben quattro anni di lavoro, che rendono giustizia a tanto tempo speso a comprendersi, oltre che a comporre.
In effetti, un grande studio, spesso dimenticato o forse più sbandierato che effettivamente realizzato, è quello che un artista compie dentro sé stesso. Questa è una fatica spinosa che non sempre rende semplice il percorso, anzi lo intensifica. Ed è probabilmente anche per questo che non si fanno mai i giusti conti e che pensare a quattro anni come un tempo infinito per realizzare sette pezzi, è una mossa da non fare.
Il quanto basta non è un tempo fissato e si preferisce di gran lunga un’attesa che renda consapevoli, piuttosto che la fretta di proporsi, e questa è sicuramente la parte migliore di un artista come Pleine Lvne.
Ogni traccia si ascolta riconoscendo pezzi di sé, brillantemente condotti verso la speranza che, verso la fine, si mostra come un dolce lieto fine che spetta a coloro che sprofondando nell’abisso trovano una nuova vita.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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