Pluhm, un Mare di elettronica
A sei mesi da Canzoni dell’Io Nudo, Pluhm torna con un nuovo lavoro dedicato all’oceano, Ambienti e Rovine. Da buon siciliano Lucio Leonardi ama il mare e per omaggiarlo l’ha reso protagonista del suo nuovo mini album.
Sei tracce tra elettronica e dark ambient all’insegna di atmosfere sospese, alla scoperta dell’immensità delle acque che coprono ¾ del mondo e degli oscuri e profondi fondali oceanici, senza tralasciare la minaccia umana al polmone blu del nostro Pianeta.
Ambienti e Rovine si apre con i suoni vibranti di Infinito Scuro, cascate di synth in un mare sintetico tra rimbalzi e droni che s’ingrossano fino a inghiottire tutta la traccia. Emergono lentamente le note scintillanti del piano che vanno a calmare la tempesta sonora per concludersi con un’ascesa tra gli anfratti più oscuri dell’oceano. Con Annientamento emerge la parte più cupa della musica del Nostro:continue modulazioni accompagnate da oscillatori che fluttuano su un tappeto di droni atmosferici trascinandoci in un baratro senza fine. Il suono stratificato alla Irisarri si apre ad un finale distorto e claustrofobico che si scinde in due linee principali, una morbida e l’altra frastagliata che va a coprire il tutto fino a sommergendola.
Epica del Profondo è un ammaliante trip che enfatizza la narrazione grazie alle complesse tecniche di sequenziamento per un brano che non sfigurerebbe tra le uscite firmate Hyperdub. La penultima traccia arricchisce l’album con un momento estatico e poetico con le sue lente seppur evocative progressioni in un vortice di suoni ipnagogici.
Ancora un passo avanti per Pluhm: Ambienti e Rovine delinea un sound sempre più personale ricercando la propria formula in un mare ben navigato come quello dell’elettronica.Il mini album non è solo musica ma la prospettiva socio-ecologica di Leonardi in difesa dei mari, musica che fa riflettere sperando di smuovere qualche coscienza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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