Pontecorvo: lunga vita al rock’n’roll!
Rilasciato il 21 aprile 2020 in digitale, Ruggine, seguito dell’omonimo Ep dei Pontecorvo, viene pubblicato in un’edizione limitata in vinile il 18 dicembre 2020 per Truebypass. Sono in tre, Fili (chitarra e voce), Ale (Basso) e Fra (batteria) ma suonano come in dieci. Un sound sporco e abrasivo figlio del rock, con influenze stoner e blues e un’attitudine selvaggia figlia del punk.
L’album si apre subito con una mina: Cade. All’ascolto della prima traccia sono due i nomi che vengono subito in mente come influenze della band: Danko Jones e i Bud Spencer Blues Explosion. Un godibilissimo rock ancorato all’immaginario blues, sporco ed energico. Un sound incendiario fra riff e drumming potentissimo per Gaviscon Blues che tende a rallentare solamente nella parte finale della canzone. Un brano dall’immediatezza punk. Distorsioni a manetta per Martedì, un suono più classico che mette a fuoco le buone capacità tecniche e compositive della band. I lancinanti feedback della chitarra aprono Qualche santo: il drumming sempre preciso di Fra accompagna le sporche e robuste chitarre di Fili che fa della voce uno strumento aggiunto per la musica incendiaria del trio. Paglia è la traccia più violenta del disco, un destro e un sinistro dritto al volto. “Una tregua sulla brace a lasciarci consumare” prima che arrivi un finale vorticoso a “farci male”.
Ruggine è un disco che trasmette tutta la potenza di un trio dal forte carattere e dalle idee ben chiare sulla strada da seguire. Un sound ruvido e tagliente accompagna una voce urlata figlia dell’urgenza espressiva dei tre. I Pontecorvo riusciranno sicuramente a diventare il fiore all’occhiellodella scena rock italiana, simbolo di un ritorno ad una musica senza fronzoli, d’impatto, non patinata, spontanea, nella quale gli strumenti sono la valvola di sfogo di una società sempre più opprimente.
Leggi l’intervista ai Pontecorvo QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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