I Portico Quartet non si fermano più!
Dopo l’uscita di Monument acclamato come uno dei dischi più accessibili dei Portico Quartet fino ad oggi, il gruppo britannico non si ferma più rilasciando un nuovo Ep. Next Stop, in uscita il 18 marzo 2022 per Gondwana Records, nasce dalle stesse sessioni di registrazioni di Monument.
Le nuove tracce stimolano la fruizione grazie ad una rinnovata creatività che riprende le inedite soluzioni sonore degli esordi. Il gruppo londinese presenta quattro brani brillanti dai toni descrittivi che vanno dal mood gioioso e frizzante della title track alla malinconia di Procession per un alternarsi di emozioni incantevoli e seducenti.
Il primo brano, Captured Time, è realizzato stratificando linee di synth ed archi per formare una suggestiva melodia. Una densa trama tra jazz e musica da camera accompagna l’ascoltatore in un viaggio emotivo tutto in crescendo. Mentre la batteria suona dritta ed euforica, i fiati colorano e consolidano un suono che negli anni è diventato il marchio di fabbrica di Jack Wyllie e Duncan Bellamy.
Segue il pezzo forte dell’Ep: Next Stop. Un groove di basso e batteria in 7 ottavi guida l’ipnotica traccia, cambi repentini tra stop’n’go che fanno di questa strumentale il momento più potente e creativo delle quattro tracce. Un sax coinvolgente che si esprime nella seconda parte del brano con fantasiose progressioni dai toni caldi. Una produzione che conferma il momento di grazia per i Portico Quartet.
In chiusura Youth è un dialogo tra la melodia del sax di Wyllie e il ritmo basso e lento della batteria di Bellamy. Gli archi con le agili tessiture modernclassical enfatizzano la cristallina melodia creando quell’effetto “cinematico” tanto caro al duo.
Il nu jazz dei Portico Quartet si rinnova ad ogni nuova uscita, Next Stop è frutto di una visione artistica sublime in grado di risollevare le sorti di un gruppo che da Art In The Age Of Automation stava perdendo colpi e freschezza. Da Monument in poi, compreso questo nuovo Ep, la stella dei Portico Quartet è tornata a risplendere.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti