Con Portrait il futuro è alle porte
Portrait è lo pseudonimo dell’artista inglese Oscar Morgan, direttore creativo di Aura Dinamica, etichetta discografica fondata nel 2018 insieme a Federico Maccherone aka Somne, dedita alla techno contemporanea fatta di grandi energie e parti cerebrali.
Energy Band è il suo nuovo lavoro pubblicato il 25 ottobre per Our Circular Sound, masterizzato da Beau Thomas. Un Ep di sei tracce che fonde il sound design con atmosfere da club. Un gusto unico, un palato raffinato quello di Portraitche mischia allo stesso tempo techno, electroe drum’n’bass,dandogli un aspetto futurista.
In apertura di Energy Band vi è Vapormax, due minuti e dodici tra suoni futuristi, elettronica destrutturata che ricorda Aphex Twin, meno acido ma al contempo trascinante.
La prima traccia è solo un assaggio della cassa dritta che ci aspetta con Decimal: la techno s’impossessa di Portrait che tira fuori una traccia incandescente. Quattro quarti, ritmo martellante accompagnato dai synth lisergici che si sposano bene con il sound metallico della parte ritmica.
Sulla scia di Decimal si muove Citadel, un po’ aliena, un po’ inquietante, la traccia è sinonimo di frenesia. Atmosfera da rave, ritmica sincopata, è la ricetta perfetta per non smettere di ballare.
Con Expander si dà un freno al ritmo incessante: atmosfera industriale e cupa, influenze trip hop che spaziano fino a momenti space e sognanti, probabilmente la traccia che rappresenta a pieno il manifesto di questo lavoro e che mette in luce la versatilità di Portrait.
Halo, posta in chiusura dell’Ep, è tetra e acid, i synth atmosferici e gli arpeggiatori si fondono con le ritmiche dance, una traccia più fisica che mentale rispetto alle precedenti dell’Ep.
Energy Band è un lavoro che farà sicuramente breccia nel cuore degli amanti dei club. L’Ep è variegato con una visione personalissima e originale del genere, mostrando un Portrait sicuramente in forma smagliante.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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