Le Propan insegnano come usare la voce
Le Propan sono un duo di cantanti norvegesi (Natali Abrahamsen Garner, voce & effetti e Ina Sagstuen, voce & effetti) dedito all’esplorazione tra musica improvvisata e produzione in studio,da ciò nasce il loro nuovo album, il secondo, Trending, in uscita il 6 settembre 2019 per Sofa Music.
Psichedelico e delirante, accattivante e spaventoso, Trending è l’incontro dell’improvvisazione, fusa con elementi di soul, jazz, arte e musica popolare.
Nell’incontro tra la voce nuda e l’uso raffinato degli effetti, il duo crea un’atmosfera intima ma aperta: se con Førstegir giocano con i loop fino a far diventare la voce un mantra, in Berlin Clubbing le voci vengono decostruite e ricostruite tanto da farle diventare un groove accattivante e un ritmo appunto da club.
La voce si trasforma, cambia forma e assume sembianze diverse fino a diventare droni e tappeti sonori. Non mancano momenti disturbanti e lisergici come Aiaiai in cui le due vocali sono le protagoniste della traccia, ripetute all’infinito, vengono effettate per darle le sembianze di un synth malsano.
A Beaty ha un sound glaciale che sfocia nell’ambient, la capacità dei Propan sta proprio nel riuscire con il solo ausilio della voce e degli effetti a creare un sound fresco ed esplorativo.
Laurie ha il respiro affannoso, la melodia la sorregge fino alla fine giocando col contrasto del dolce e dello stridulo. Come un piatto di cucina che mischia salato e dolce, al primo ascolto sorprende ma riascoltandola alla fine ci si abitua e diventa piacevole.
Le Propan riescono a far suonare una singola frase, Always the same, per una traccia intera, senza renderla stucchevole, mascherandola di effetti e creando un beat con la voce che funge da parte ritmica.
Di certo le Propan non sono le prime che indagano ed esplorano le infinite possibilità che può avere la voce umana, però Trending è un album intrigante dove convivono due personalità una più oscura e rarefatta e un’altra dolce e melodica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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