Pulvil mostra le proprie emozioni
Esordio su Decaying Spheres per il giovane musicista canadese Logan Scott in arte Pulvil che, nonostante i soli 18 anni è riuscito a creare un suono definito da tracce di chitarra pesantemente elaborate intrise di effetti digitali e sottili elementi di rumore, per offrire la sua personale visione della musica ambient.
L’Ep Asura, rilasciato il 28 aprile 2023, è composto da quattro tracce attraverso le quali l’ascoltatore viene immerso nella complessità emotiva della vita di Logan Scott. Un affascinante viaggio mediante ampi paesaggi sonori e una commovente narrazione che conducono a momenti di vera autoriflessione.
Un delicato equilibrio tra vulnerabilità emotiva ed elementi impenetrabili in un mondo aspro e disordinato si delinea a partire dalle note dilatate di chitarra di Creation. La traccia d’apertura si presenta come una cascata di sintesi granulare monocromatica e monotona in conflitto con la gamma scintillante delle melodie della sei corde. L’effetto è quello di un vortice freddo ma mistico che suona come uno spettacolo religioso sotto un acquazzone torrenziale.
In Metastasis i suoni organici giocano un ruolo importante, una sorta di frammenti di detriti sonori stratificati che Pulvil mette insieme dando vita ad un’orchestra ambient drone di stampo cinematografico. Diversamente dalla prima traccia che suonava audace, questo brano mette a fuoco le melodie vibranti delle chitarre rivelando una grande energia e mostrando una profondità emotiva meno oscura.
La conclusiva Palinopsia mostra il lato più intimo del nostro e lo fa utilizzando un suono complessivamente più caldo, sviluppato grazie a pad eterei e toni morbidi che fanno di questa traccia il momento più rassicurante di tutto Asura.
Asura presenta una tale ricchezza di suoni con Pulvil impegnato nel creare un album che suona come un monolite ma che allo stesso tempo mostra nei movimenti profondamente personali una gamma di sentimenti liberi di sbocciare e fluire liberamente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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