Tutto Brucia con R.Y.F.
Con la guerra del Peloponneso alle spalle, il corpo rotto di Ecuba, la parola profetica di Cassandra, il grido spettrale di Polissena, l’invocazione ai morti di Andromaca, le violenze subite da Elena e infine il corpo più fragile e inerme, quello del bambino Astianatte, diventano i protagonisti di Tutto Brucia, il nuovo spettacolo teatrale di Motus, una riscrittura delle Troiane di Euripide – attraverso le parole di J. P. Sartre, Judith Butler, Ernesto De Martino, Edoardo Viveiros de Castro, NoViolet Bulawayo, Donna Haraway – che aggiunge un tassello nello scavo, compiuto dalla compagnia, delle figure del tragico.
La colonna sonora a cura di R.Y.F. (Francesca Morello) è uscita il 7 ottobre 2022 per Bronson Recordings, otto tracce basate sul connubio tra la chitarra elettrica e un canto libero e potente, con Demetrio Cecchitelli impegnato nella composizione degli ambienti sonori.
I brani funzionano sia presi singolarmente sia come un unico flusso che accompagna le immagini dello spettacolo: il dolore delle protagoniste si manifesta attraverso la musica di R.Y.F. mentre le voci di Silvia Calderoni e Stefania Tansini si intrecciano diventando il collegamento immaginifico per rivivere i passaggi/paesaggi dello spettacolo.
L’album è aperto da This Was The City incentrata su un giro di chitarra mandato in loop al centro di un paesaggio ambientale minimale e rarefatto creato per dare risalto alla voce carica di pathos. A seguire Oh My Dear Polissena si mostra come un groviglio di voci sussurrate intrecciate con le note dilatate della chitarra. Un brano che ben comunica un senso di ansia e inquietudine trasmesso attraverso l’uso di sonorità metalliche e note gravi con il canto della Morello tramutato in un grido di aiuto.
Cassandra, già apprezzata in Everything Burns, viene riproposta in una nuova veste: il monologo iniziale apre la strada al mix travolgente di chitarre new wave e drum machine asciutte, meno travolgente della precedente versione electro punk, ma ugualmente intensa, soprattutto nella incendiaria coda che riprende il monologo iniziale.
Pocket Full Of Ashes (Tutto Brucia Ed.) parla dell’ultimo giorno di felicità e festeggiamenti vissuto dai troiani, prima dell’attacco distruttivo da parte del popolo greco. Un brano triste e malinconico tra i migliori brani di Everything Burns, qui diventa ipnotico e catartico, dilatando i suoni della chitarra per ottenere un flusso avvolgente e dreamy che risalta la potenza delle parole del ritornello.
Tutto Brucia (Music From The Motus Show) è un album intrigante, in grado di andare oltre la musica, capace di portare in scena la potenza espressiva del teatro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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