Radizi, un viaggio tra passato e presente, tra il mondo rurale e la realtà urbana
Radizi è il progetto folktronico di Ramón Rodríguez Gómez (percussioni ed elettronica) e Francesco di Cristofaro (fiati ed elettronica) all’esordio con Cal y cemento pubblicato tramite Liburia Records.
Il duo mette in scena un mix tra realtà urbana e mondo rurale, un connubio di voci, ritmi e sonorità che si intersecano e si fondono in un nuovo suono ibrido tra trance e tribale.
I nove brani dell’album traggono ispirazione dai ritmi e dalle melodie tradizionali di diversi luoghi della Penisola Iberica, mentre l’uso dell’elettronica trascina la musica folk in una nuova dimensione, rendendo l’ascolto interessante e mai banale.
In apertura con Mulosy y girasoles, il duo avvolge l’ascoltatore con rilassanti vibrazioni di strumenti tradizionali e rarefatti strati di synth. Con l’ingresso dei fiati l’elettronica resta marginale, la formazione non rinuncia ad auliche progressioni e ghirigori sonori che conferiscono al brano un’atmosfera morbida e onirica.
A seguire Junto al romero vede la partecipazione del polistrumentista e cantautore Eliseo Parra. L’uso di un tappeto elettronico apre a nuovo mix di colori, sfumature e tonalità, un flusso sonoro apparentemente placido, animato sul finale dall’ingresso dei fiati.
Nella parte centrale di Cal y cemento occupata da Fresno e Charro de madrugada, la musica s’inebria di contaminazione: percussioni e fiati restano al centro di un suono vivace e contemporaneo, attingendo tanto dalla musica tradizionale iberica come si evince dalla quarta traccia, quanto dalla trance degli anni Novanta come nella quinta traccia in cui frasi melodiche ripetitive e ritmiche incessanti s’incastrano con gli strumenti acustici.
Cal y cemento è un disco ricco di suggestioni emotive, nove composizioni che aprono a scenari creativi nei quali una fragile elettronica è al servizio di scenari folkloristici. Il risultato è un distillato di suoni tanto densi quanto poetici.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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