Rafael Anton Irisarri: l’oscurità incombe sulla nostra società
Rafael Anton Irisarri, uno dei compositori ambient più acclamati e innovativi del nostro tempo, continua a evolversi e a sperimentare nuove sonorità.
Dopo quattro anni dal suo ultimo album solista, Peripeteia, l’americano è tornato con un nuovo lavoro discografico, pubblicato l’8 novembre 2024 tramite Black Knoll Editions.
FAÇADISMS è una riflessione profonda sui sentimenti dei nostri tempi. Questo album, composto da otto brani, è caratterizzato da motivi ossessivi ripetuti per tutta la sua opera, in modo da rispecchiare la natura ciclica della nostra storia tumultuosa.
Le tracce create attraverso stratificazioni di droni generate dalle chitarre danno vita a texture dense e cupe, capaci di catturare alla perfezione il senso di desolazione e inquietudine dei nostri giorni.
Broken Intensification, che apre l’album, è un pezzo ambient di grande impatto, una sinfonia elettronica costruita attraverso consuete e fluide stratificazioni di droni che creano un affascinante gioco di vuoti e pieni. I suoni si elevano, trasformandosi in pilastri monolitici di un’architettura imponente, caratterizzata da toni freddi minacciati da distorsioni frastagliate.
In Control Your Soul’s Desire for Freedom, Irisarri approfondisce i temi della disillusione e del disvelamento del mito. Il brano si distingue per l’interazione tra le melodie scintillanti del violoncello di Julia Kent e i toni malinconici della chitarra di Irisarri, mentre la voce pura e ipnotica di Hannah Elizabeth Cox viene elaborata creando un effetto ipnotico. Il paesaggio sonoro si caratterizza per l’uso dell’overdrive, che conferisce un effetto di maestosità alla traccia. Nel contempo, la combinazione armoniosa di tutti gli elementi mette in evidenza la natura illusoria delle libertà percepite, lasciando emergere la cruda realtà sottostante.
The Only Things that Belong to Us are Memories cresce in modo naturale, con i toni cupi che si trasformano in armonie più ariose, come se Isirassi si aprisse a un barlume di speranza. Le chitarre, caratterizzate da un suono vivido ed espansivo, emergono più distintamente, mentre le melodie, pur immerse nell’oscurità, cominciano a venire a galla, gonfiandosi nell’atmosfera; probabilmente, si tratta del momento migliore di tutto FAÇADISMS.
Nonostante la pesantezza del sound, in FAÇADISMS si percepisce una profonda intensità emotiva. Si tratta di un lavoro coerente dall’inizio alla fine, le cui complesse trame lo rendono altamente coinvolgente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.