Il catartico rito di Raia & Fiorito.
Wakeupandream, che organizza concerti a Napoli e non solo da ormai circa vent’anni, riporta a casa Antonio Raia e Renato Fiorito. La cornice è quella dell’Auditorium Novecento, ormai fulcro portante degli eventi musicali nel centro di Napoli, e luogo perfetto per un live come quello andato in scena giovedì 14 aprile 2022.
In occasione del tour per l’album Thin Reactions, uscito lo scorso 29 ottobre per l’etichetta napoletana Non Sempre Nuoce, il duo è stato in grado non solo di rispettare le aspettative, ma di superare anche quanto già di buono era stato esplicitato dall’album. L’incontro fra il sax di Raia e l’eclettico mondo elettronico di Fiorito illumina una serata già di per sé piacevole, dal clima tipicamente primaverile.
I primi soffi fuoriescono dal sax baritono di Raia intorno alle 22:30, quando, dinanzi ad un pubblico seduto che pendeva dalle traiettorie tracciate dal duo, ha inizio una simbiosi che dura per tutta la prima parte del concerto, in cui sax ed elettronica vanno di pari passo. Quando le atmosfere ricreate da Fiorito si fanno più cupe, ecco che Raia, destreggiandosi abilmente fra sax baritono e tenore, segue ricamando trame gravi e basse; viceversa, quando il tappeto elettronico inizia ad infervorare, anche i suoni del sax prendono il volo, prima di diventare completamente protagonisti nella seconda parte del concerto, quando Raia si concede più volte degli assoli.
Dal vivo è ancora più evidente il legame viscerale del duo verso influenze di musica popolare e mediterranea, più volte evocate nelle transizioni ritmiche e nei momenti di maggior intensità. Thin Reactions muta forma e la riacquista più volte nel corso del live, contaminandosi ulteriormente e alzando l’asticella di sperimentazione, già alta di per sé in studio. La perfetta acustica dell’Auditorium ha sicuramente dato un contributo importante per cogliere tutte le sfumature evocate da Raia & Fiorito, a cui va il merito di aver offerto tanti spunti diversi in costante evoluzione.
Dopo un’ora abbondante il live termina nella soddisfazione generale, sia dei musicisti (“è bello essere a casa”, dice Fiorito ringraziando il pubblico), che del pubblico, a cui va fatta una menzione particolare. Infatti, non può che far piacere vedere una risposta come quella di ieri sera: un pubblico così numeroso è la dimostrazione che a Napoli c’è bisogno di eventi così d’alto livello.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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