Offering: un viaggio a suon di tromba in territori oscuri
A suon di tromba e filicorno il torinese Ramon Moro si è distinto negli anni per il suo suono singolare e visionario. Dal jazz all’elettronica passando per l’improvvisazione, accompagnando band o suonando in solo, componendo musiche per teatro, Moro è un artista che non si è fatto mancare nulla. Più note sono le sue collaborazioni con Paolo Spaccamonti per la colonna sonora del lungometraggio di Fabio BobbioI Cormorani e le sonorizzazioni dal vivo, insieme a Julia Kent, di Vampyr di Carl Theodor Dreyer, classico del cinema horror degli anni ‘30.
Con Offering, pubblicato il 6 novembre 2020 dall’etichetta indiana Subcontinental Records, giunge al suo terzo album in solo: sette paesaggi sonori tra jazz, dark ambient e avanguardia carichi di romanticismo nero.
Ascoltando l’apertura affidata a Preparation and presentation of the gifts si ha la sensazione di vagare per una landa oscura e desolata. La traccia è un affascinante mosaicodi suoni taglienti e trame dark ambient senza mai scaturire nel banale o nello scontato. In Labyrinth la tromba diventa una chitarra distorta che ci avvolge in un’atmosfera crepuscolare. I suoni granulari contribuiscono a rafforzare la visione cinematografica del Moro.
Con Walking Towards Farewell arrivano i primi sussulti di luce, una marcia con una melodia che si ripete all’infinito, che si arricchisce ad ogni giro di nuovi elementi tali da rendere la trama complessa e intricata. I’m sorry Ma’am, nothing more to be done è una coltre di suoni rarefatti tra i quali spicca il vortice armonico della tromba che contribuisce a disegnare un’atmosfera rilassata e serena.
Ramon Moro mantiene una cifra stilistica ben riconoscibile in cui la tromba, seppur preparata e avvolta da un mantello d’oscurità, resta sempre la protagonista di Offering, un progetto ambizioso e dominato da elementi cupi.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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