Tradizione e innovazione per i Rắn Cạp Đuôi
Composto dal polistrumentista e compositore Phạm Thế Vũ, dal bassista e produttore Jung Buffalo (alias Đỗ Tĩn Sĩ) e dal polistrumentista e produttore Zach Sch, il collettivo Rắn Cạp Đuôi sfida la percezione del suono attraverso l’uso di tecniche e suoni diversi che, combinati insieme, danno vita ad una musica sperimentale, surreale e psichedelica.
Ngủ Ngày Ngay Ngày Tận Thế segna il debutto per il trio vietnamita, un ibrido di drone, glitch, pop ed elettronica pubblicato il 16 luglio da Subtext. Una celebrazione della vita attraverso una musica vivace ed energica che fonde la tradizione folk vietnamita con gli stili più recenti.
L’album si apre con il vortice frenetico di Images, una traccia post-dubstep forte di echi cosmici con un intro affidato ad un canto melodico da apripista per i ritmi destrutturati e i glitch, una trama complessa che fa il verso alle produzioni di Arca.
Già col secondo brano, Eri Eri Eri Eri Eri Rama Rama Rama Rama Rama, siamo davanti ad un ascolto ostico: la colonna sonora di un videogame impazzito, accelerazioni repentine, ritmiche frammentate e suoni ipnagogici per un continuo stop’n’go, una radio impazzita che cambia frequenza per tutta la durata dei 3 minuti e 27 secondi.
Mựcnang è un omaggio alla tradizione vietnamita: un rituale voce e tamburi sopperito man mano dall’atmosfera rarefatta dell’elettronica aliena e alienante, un drone digitale rallentato per un brano che flirta tanto con la tradizione quanto con l’innovazione.
Con Infinite i temi e le armonie mutano fluidamente: voci campionate si mischiano ai suoni spaziali dei sintetizzatori con uno sfondo di percussioni destrutturate sulle quali si poggia il caleidoscopio sonoro del trio. Denial and caves è un brano denso, il più cupo degli otto, con gli arpeggiatori che impazziscono fino a ottenere un quadro psichedelico.
Ngủ Ngày Ngay Ngày Tận Thế è un album dagli effetti speciali, tecniche miste e sonorità innovative per un primo lavoro ad effetto, complesso, che merita più di un ascolto per essere compreso a fondo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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