Ranter’s bay distrugge tutto ciò che ama
Un ritorno assai gradito quello di Ranter’s bay, progetto solista di Niet F-n che, a distanza di 9 anni dal precedente lavoro, pubblica un nuovo album per Kaczynski Editions – Pulsioni Oblique.
I will destroy everything I love è stato registrato tra la Spagna e l’Italia nel triennio 2017-2020 ed è composto da nove tracce costruite partendo da spore di chitarra velate da synth, oggetti vari e field recordings fino ad ottenere brani stratificati ma allo stesso tempo composti da pochi ed essenziali elementi.
La ricerca sonora di Ranter’s bay è incentrata sul connubio tra vuoti e pieni, tra sperimentazione elettroacustica e uso delle pause che, come nella traccia d’apertura, la minimale We are alone again, crea un interessante gioco di contrasti.
Il ritmo lento della traccia permette al nostro di risaltare i flussi sonori, i quali vengono scomposti per ottenere delle fragili architetture materiche basate su loop di chitarra e vivide sequenze elettroniche dai toni evocativi.
Troubled waters si rivela uno scenario essenziale costruito attorno alle armonie di chitarra accompagnate da echi ambientali e fruscii. I frammenti sonori si legano ai field recordings creando un linguaggio narrativo tra l’ambient e la sound art.
In Your monkey sleeps inside me la trama eterea viene arricchita dalla presenza della voce di Lúa Gándara, una brano soave che culla dolcemente l’ascoltatore. A seguire Misantropia è un brano caldo e avvolgente, con gli arpeggi di chitarra che compongono gran parte della struttura del brano colorata con i soliti rumori ambientali che contribuiscono a dare potenza immaginifica alla traccia.
Stray Dogs vede la partecipazione al piano di Nacho Muñoz che con le sue progressioni armoniche rende la traccia fluida e confortevole.
I will destroy everything I love si rivela un ascolto coinvolgente grazie alla sua gamma di idee melodiche e alla sperimentazione ben eseguita.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
Commenti recenti