Real Timpani, una meravigliosa sorpresa
Dall’incontro tra la produttrice e sound designer Giulia Guerra e i musicisti Jacopo Biffi (elettronica), Pietro Vicentini (batteria) e Matteo Pontegavelli (tromba) nascono i Real Timpani, un interessante progetto dedito a un mix stilistico di post rock, impro jazz, ambient ed elettronica che fa ben sperare per il futuro della band.
I quattro si presentano al pubblico con The Great Torre, il loro primo lavoro discografico, pubblicato il 27 gennaio 2023 dalla Funclab Records, etichetta di Milano.
Con l’Ep il quartetto si pone l’obiettivo di realizzare un mantra ossessivo e ipnotico mettendo ben in evidenza le due anime della band: da un lato quella elettronica e mutante, dall’altro quella caratterizzata da morbide e delicate distese jazz e ambient, il tutto sempre permeato da un’attitudine sperimentale e avanguardistica.
Questo dualismo si evince subito nel sound accattivante e ipnotico della title track, brano di apertura dell’Ep. The Great Torre è dedicata al luogo dove sono nate le tracce dell’Ep, una composizione trainata dagli arpeggiatori e dalla ritmica elettronica in contrasto con il motivo angelico e trascendente delle trombe che, con il suo mix di synth modulari e arrangiamenti orchestrali, rimanda alla musica di Bonobo.
Io non sto più qui è una riflessione delicata e commovente sul miraggio dell’esistenza. La terza traccia è uno dei momenti più profondi e sentiti dell’Ep, con Jacopo Biffi che dall’elettronica passa a suonare la chitarra con l’archetto avventurandosi tra post-rock, minimalismo e chamber music. Una partitura sonora tra le più cinematiche e maestose della formazione, impreziosita dai fraseggi armonici della tromba.
L’Ep si chiude con I think It’s nella quale la chitarra riverberata riempie gli spazi vuoti con note cristalline sostenendo la batteria e la tromba. Ne viene fuori un brano dai sentori jazz con l’ipnotica armonia delle sei corde che enfatizza la lenta narrazione.
I Real Timpani si presentano con le idee ben chiare, un ottimo biglietto da visita che li candida come una delle formazioni più interessanti e promettenti ascoltate negli ultimi mesi. The Great Torre è un lavoro destinato a rimanere tra i più interessanti e belli di questo 2023.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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