Il linguaggio audiovisivo dei Recent Arts
Recent Arts è il progetto audiovisivo del musicista tedesco Tobias Freund e della visual artist cilena Valentina Berthelon.
Suoni e immagini vengono manipolati in tempo reale senza seguire uno schema fisso, la musica infatti è creata ed eseguita tramite un’applicazione basata su Max/MSP al fine di elaborare i suoni in modo libero e naturale, in più Freund utilizza la sintesi analogica per ottenere un ampio spettro di frequenze.
Da questa sinergia nasce Hypertext, nove tracce di elettronica sperimentale e proiezioni video “ipertestuali” con le quali il duo traccia un parallelismo tra il pensiero computazionale e il modo in cui il nostro cervello umano elabora biologicamente le informazioni.
L’album si apre con Just Be There, un paesaggio sonoro ronzante in cui i campioni di parole parlate si mescolano a un suono etereo, che ricorda i modem di avvio del Web 1.0. Un tappeto di sound art cupo e industriale carico di sussulti, archetipo delle tracce techno prodotte da Freund per tre decenni.
Automat è un collage di elementi digitali e naturali caratterizzato da suoni acidi ed una estetica post-industriale. Un letto mutevole di sibili e tintinnii ispirati dalle immagini di vita quotidianacon la traccia che raggiunge il raro equilibrio tra impatto sonoro e sperimentalismo.
Atonal come già preannunciato dal titolo è una miscela di suoni atonali, crudi e metallici, carichi di riverberi. Una traccia fredda e spettrale nella quale emerge il tocco fine di Freund per i dettagli.
A seguire Pull The Emergency Breaks mischia poesia con atmosfere inquietanti, brevi pattern ritmici creano un effetto di movimento mentre l’utilizzo di suoni industriali dà un forte impatto alla traccia che si chiude con un collage di materiale campionato. Invisible Waves chiude il disco con un respiro profondo e una coltre di archi digitali.
Hypertext è un album dal forte impatto visivo e sonoro, sequenze sintetiche dalle delicate connotazioni organiche manipolate magistralmente per creare composizioni squisitamente fluide.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti