Regno Maggiore: le vibrazioni del cosmo e della terra
Dietro al moniker di Regno Maggiore si cela il compositore piemontese Davide Meucci, attivo negli ultimi 15 anni nel campo della musica e dell’arte.
A distanza di tre anni dal primo disco (Astroveliero) pubblicato su Gang of Ducks, Regno Maggiore rilascia un nuovo album per il collettivo torinese dal titolo di Esasummà.
Le tredici tracce del disco riflettono le vibrazioni del cosmo e della terra per liberare l’energia rimasta intrappolata dalla storia personale e dalla socializzazione per renderla di nuovo disponibile al nostro corpo energetico attraverso la tecnica sciamanica della ricapitolazione.
Una musica istintiva, tribale, difficile da collocare in un tempo o in uno spazio definito, nella quale convivono world music, elettronica e free-psych, nata con l’obiettivo di rimuovere gli effetti dell’accumulo di ricordi legati alla nostra vita personale e al nostro patrimonio nel nostro corpo fisico e spirituale, al fine di consentire una rinascita della vita.
Con Il Varco entriamo in un mondo ibrido nel quale convivono i field recording con i suoni di strumenti acustici autocostruiti, intrecciati senza seguire uno schema fisso ma lasciando libero il processo creativo. In Dal Cielo Meucci sviluppa una trama basata su distorsioni sintetiche e campioni della natura, vera guida per ritrovare se stessi. Ad ammorbidire la tesa atmosfera ci pensano le note fluttuanti del sintetizzatore. Segue Sam Saa sviluppata a partire da un raga indiano. Il suono del sitar accompagnato dalle percussioni tribali viene rinfrescato dall’uso pulsante dei kick. La voce ripetuta, ricca di pathos, trasforma la canzone in un mantra (come avviene anche in Aie Simu Aie) in grado di coinvolgere emotivamente l’ascoltatore e colpire la psiche.
Una musica liberatoria e mistica quella realizzata da Regno Maggiore, un musicista ispirato e carismatico che ha raggiunto la sua maturità espressiva regalandoci un album raffinato e suggestivo. Non c’è dubbio sul fatto che Esasummà faccia bene allo spirito, al corpo e al cuore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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