Vieni a farti un giro nell’Hibernacula di Grieco e Tignola
Quattro tracce di musica elettroacustica sono alla base di Hibernacula, progetto che vede coinvolti Renato Grieco (sound artist, compositore e contrabbassista napoletano) e Francesco Tignola (già noto nel panorama della musica d’avanguardia come Elisha Morningstar).
Pubblicato il primo maggio 2020, Hibernacula, dal latino quartiere, accampamento invernale, nasce da una lunga studio session basata su nastri magnetici, field recording, pesanti trattamenti digitali tagliati e assemblati in post-produzione.
In apertura dell’Ep,Two: una traccia stratificata, un insieme di fieldrecordingtra campane e campanelli, un alternarsi di momenti frenetici e distesi, un continuo gioco di contrasti. Un delicato fruscio nella parte centrale s’incastra perfettamente con la tensione elettronica sino a stemperarsi e svanire con la fine della traccia.Three è la più breve delle quattro, un continuo suono metallico dato dal lavoro che i due fanno sui nastri magnetici, un tono abrasivo e scuro che rivelano il lato vibrante del duo.
I suoni delle macchine in One sembrano rincorrersi nello spazio, un flusso mentale tra atmosfere dilatate e tracce di elettronica ben marcate. Una struttura articolata e complessa che nella parte finale mostra la sua parte più bella, l’atmosfera si fa rarefatta tra leggeri droni elettronici e parti vocali.
Meno impetuosa della precedente, Four è un percorso di dodici minuti pervasi da una febbrile tensione elettrica e impalpabili frammenti ritmici che man mano crescono d’intensità. Il preludio al caos, un insieme di rumori e feedback che si sovrappongono per dar vita a un landscape immaginifico e dal taglio cinematografico.
Quattro paesaggi sonori complessi e dalla fugace bellezza, una prova solida che permette all’ascoltatore di perdersi nella musica, e conoscere i due artisti, Grieco e Tignola, che in Hibernacula fanno interagire i loro diversi mondi sonori, creando una intensa esperienza elettroacustica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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