Ricardo Donoso: un tuffo nella sua carriera
A distanza di un anno da Content, Ricardo Donoso raccoglie i frutti della sua luminosa carriera con un nuovo album che attinge da ogni sua pubblicazione passata, dall’esplosive ritmiche di Progress Chance all’ipnotica sintesi plastica di Assimilating The Shadow passando per i glitch violenti e magmatici dell’ultimo disco.
Progress Trap, pubblicato su Denovali Records, è composto da dieci trame sintetiche intrise di aggressività e ritmi sincopati attraverso le quali il musicista brasiliano fa il punto sulla sua carriera.
L’album si apre con le progressioni malinconiche di They Saw it Coming, una traccia in grado di conferire all’ascoltatore una sensazione estatica di gioia e di calma. Nella seconda parte del brano le pulsazioni diventano più insistenti e metalliche con gli arpeggiatori utilizzati per dare una sfumatura di euforia alla composizione.
Tra pulsazioni e glockenspiels sintetici, Hostile Environments fa rifiatare l’ascoltatore. Con la seconda traccia il musicista brasiliano rielabora nuovi elementi per tracciare un passaggio in puro stile ambient industriale.
Con Master and Emissary emergono le radici techno di Donoso, una bordata di suoni corrosivi e break minimali per un episodio tagliente e minimale. A Two-Sided Story Original è una traccia ambient cerebrale che vira più sull’uso dei droni piuttosto che sulla ritmica rispetto alle tracce precedenti, un paesaggio sonoro astratto dalla forte tensione emotiva.
Donoso torna ad usare I glockenspiels sintetici in Separated From Living Things, un bagliore di luce avvolto da un alone di oscurità per un’elettronica che gioca sui contrasti tra luce e buio.
In chiusura Accelerating Into a Wall è un brano ipnotico di synth ambient. Una mini sinfonia sintetica di droni e glitch chiudono un lavoro ricco di sfumature diverse.
Progress Trap è un album maturo e calcolato che si basa sulla conoscenza compositiva e tecnica sviluppata nel corso degli anni dall’artista di base a Boston. Un buon lavoro che farà felici fan nuovi ed estimatori di vecchia data.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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