Roberto Fega: un ponte tra passato e futuro
La musica popolare è l’opera creata da una collettività accomunata dalle stesse esperienze, che via via si è diffusa e tramandata da una generazione all’altra. Un ricchissimo patrimonio musicale dal quale spesso si è attinto per creare un ponte tra generi diversi, con tentativi più o meno riusciti.
Anche Roberto Fega si è cimentato in questa operazione con Folk!, un nuovo lavoro che riflette l’esigenza del musicista romano di coniugare il linguaggio della sperimentazione elettronica con le voci delle tradizioni popolari passate e contemporanee.
Il doppio album pubblicato per Setola di Maiale il 25 novembre 2022 combina le voci di Mike Cooper, Arianna Consoli, Juliana Azevedo, Sara Marini, Fabia Salvucci, Mubin Dunen, Amy Denio, Michele Manca (Trio a Modo), Flaviana Rossi (Trio a Modo) e Patrizia Rotonda (Trio a Modo) con campionamenti e pattern ritmici tipici della techno. Il risultato è un intrigante lavoro di ricerca che sfocia in una musica concettuale e cerebrale.
In Folk! Volume 1 la materia sonora viene frantumata attraverso passaggi lenti che vanno a scontrarsi con le linee melodiche della voce (Could), con momenti di tensione che si evolvono dai toni più placidi (Ta matia p’agapo). Fega tesse uno spazio musicale insolito: le trame metalliche e dissonanti diventano più espressive grazie al particolare cantato popolare come nel caso del canto portoghese di Cabelo entrançado che avvalendosi di un tono caldo contrastano il senso d’incertezza della produzione.
Nel Volume 2 Fega utilizza rintocchi materici (Axthalassa) per creare vivide composizioni smussando i frammenti rumorosi e la tensione del Volume 1. Elementi essenziali rinfrangono il suono creando dei flussi minimalisti (Rosa tirana) evidenziando le tonalità delle diverse voci presenti in ogni brano. Aydil è un viaggio tra sinistri scenari post-techno contaminati da influenze orientali, soprattutto nell’apporto vocale di Mubin Dunen. Le linee vocali kurde incontrano una strumentale ottenuta per sottrazione in cui il ritmo lento e ipnotico lascia spazio all’introspezione del flusso cerebrale.
Folk! è un ponte tra passato e futuro, uno scontro tra mondi sonori distanti tenuti insieme grazie a un musicista unico come Roberto Fega. La musica popolare convive con l’animo più sperimentale del nostro in un progetto mai scontato e banale, valorizzando entrambi i lati della sua musica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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