Il dialogo senza parole tra Roedelius & Story
Il pioniere del suono, il tedesco Hans-Joachim Roedelius e il compositore americano Tim Story consolidano la loro amicizia realizzando un lavoro discografico scritto a quattro mani.4 Hands nasce come una serie di duetti registrati su un unico pianoforte, in riprese alternate per testimoniare il profondo amore nei confronti dello strumento a coda.
4 Hands è uscito il 25 febbraio 2022 per Erased Tapes e vede i due musicisti impegnati nell’esplorare l’intimità del pianoforte e le sue infinite possibilità attraverso undici calde trame minimali e delicate.
Delicate melodie e bassi ostinati si fondono perfettamente come in Nurzu, un brano dalla semplice struttura mosso dall’istinto e dalla libertà dei due compositori. Affiorano nelle strumentali caldi arpeggi sui quali si poggiano delicatamente morbidi accordi che danno brio e vivacità alla composizione.
A seguire il singolo Spirit Clock è un brano profondamente spirituale ed intimo, mosso dal legame fortissimo di Roedelius e Story. La seconda traccia mostra la vera essenza dei due: un’inconfondibile tecnica basata su progressioni armoniche minimali per un costante fluire di una narrazione dal forte carattere poetico.
In Seeweed i due si divertono a sperimentare con i timbri, da un lato il suono di accordi rotondi, dall’altro corde metalliche pizzicate danno al brano un sound denso e corposo mentre in Allegro Estinto convivono le due anime del disco, quella morbida e quella vivace con gli arpeggi scintillanti ripetuti per creare un suggestivo senso di movimento.
Frammenti cristallini compongono la melodia fragile di Bent Rhyme, il pianoforte vibra grazie alle tessiture neoclassiche che ne accompagnano il lento avanzare.
Hans-Joachim Roedelius e Tim Story celebrano un sentimento forte e puro come l’amicizia attraverso l’arte del pianoforte. Brani profondi ed essenziali fanno di4 Hands un album emozionante ricco di sentori romantici e di nostalgia.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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