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Sensualità e fragilità al servizio di RY X

Quando un disco riesce a farti stare bene, a farti sentire leggero, ha una valenza curativa, la musica diventa terapia. Unfurl ne è un caso lampante. È così che a tre anni di distanza da Dawn, RY X fa il suo ritorno con questo nuovo album pubblicato il 15 febbraio 2019 su Infectious / BMG.

Se col primo album Ry Cuming aveva gettato i semi della sua musica, con Unfurl si prende cura dei suoi frutti con delicate melodie e una voce calda.

Tredici brani fragili e sensuali per il musicista australiano che riprende il filo conduttore da dove l’avevamo lasciato. La sua è una musica intima, da stanza, dove però protetti nel proprio mondo, tra quattro mura, c’è spazio per un’intera orchestra al servizio dell’alter-ego di The Acid e Howling.

L’album inizia con Body (Ambient), l’intro strumentale con gli archi dal taglio da colonna sonora. Una tenera melodia sottolineata dal passaggio al pianoforte. Celestiale.

Struggente, Untold si apre con un beat alla Bonobo ma caratterizzato da quella intrinseca tristezza che può essere solo del ragazzone nato a Los Angeles. Le parole sono pesanti come macigni, pronunciate con quella delicatezza innata, merito della voce unica di RY X.

Bound è il naturale seguito della seconda traccia, “Peel it off / Let me go / Hold our heart out / Let this feeling show” canta Ry ed è su queste parole che i synth si stratificano e la traccia cresce come il calore che emana la sua voce.

L’incontro tra l’elettronica e il piano trova in Body Sun il suo rifugio perfetto. Una delle canzoni più intense di tutto l’album, lenta, con il ritornello reso magico dall’ingresso dei fiati. E se viene giù qualche lacrima, non abbiate paura, siamo semplicemente umani.

Nella superba Hounds l’elettronica viene messa in secondo piano per far spazio alla voce e alla chitarra, insieme si intrecciano e danzano vorticosamente. Tra le 13, questa risulta la canzone più spoglia, ma nella sua semplicità si annida una grande forza comunicativa. E quando partono le note di piano che si tocca il cielo con una mano.

“Stay with me tonight” rimbomba tra le pareti, Mallorca è semplice, ma efficace. Una delle tante frecce di RY X in grado di centrare il cuore, colpire al petto e lasciarsi trascinare da questa melodia incantevole.

E sulla base quasi ambient di Fumbling Prayer che Cuming ci concede l’ultimo canto del disco, il tepore della meditativa canzone ci accompagna per l’ultima volta.

E quando la musica finisce ci accorgiamo che non abbiamo mai lasciato la stanza, seduti sul letto, abbiamo viaggiato ad occhi chiusi. E se qualcuno si aspettava di più, la mia domanda è «Ha la musica il compito di trascinarci in un mondo magico, dove si può viaggiare senza avere il biglietto?». Se si è la risposta alla mia domanda, allora concorderete con me che Unfurl è un disco fantastico.




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