Per fare un Albero… ci vuole S A R R A M
A un anno dall’uscita di Silenzio, S A R R A M torna con un nuovo album, Albero, pubblicato il 14 maggio 2021 da Subsound Records. Il progetto solista del sardo Valerio Marras unisce elementi di drone, ambient, post-rock, doom ed elettronica per un viaggio sonoro profondo ed intenso.
Il chitarrista cagliaritano, già membro deiThank U For Smoking e Charun, disegna otto nuovi paesaggi sonori per un rito oscuro, basato sulle basse frequenze, alla scoperta del lato inquieto di Madre Natura.
Il quarto album consolida il rapporto con James Plotkin (Isis, Sunn O))), Jesu, Cave In) con il chitarrista americano impegnato nel master del disco.
S A R R A M sfrutta la materia oscura creata attraverso l’uso di distorsioni, riverberi, loop, chitarre compresse, tempi rallentati, ronzii per far vivere all’ascoltatore un’esperienza sensoriale ed immaginifica.
Si parte subito con il fluire compatto di Heavy Sleep, sette minuti bastano per immergersi nella visione cinematografica del sardo che si crea attraverso una trama dark ambient dall’atmosfera tersa e misteriosa, suoni distorti e chitarre lancinanti per un incubo che prende forma ad occhi aperti.
Si prosegueThe Sound Of A Needle: nella parte iniziale della traccia prevale il lato meditativo del musicista con un morbido arpeggio che si muove malinconico su un tappeto ambientale fino ad un sussulto doomcon le distorsioni e la granularità della chitarra che fanno capo al muro di suono finale.
L’essenziale SinkingvShadows si sviluppa da un inquietante arpeggio di chitarra che sembra imitare il suono di un carillon accompagnato per tutta la durata da un leggero drone atmosferico. Romba la chitarra in DivingvDeepvche dà corposità alla prima metà del brano, un sound aggressivo e tagliente alla Cult Of Luna, soppiantato da note fluttuanti e morbide con le quali si conclude la strumentale.
Midnight è uno degli assi portanti del disco: un brano post-rock ruvido, costruito a strati con le chitarre che s’intrecciano per creare una trama complessa in un continuo crescendo.
Albero affonda le sue radici nella natura più oscura di S A R R A M per un lavoro dall’ispirazione ed espressività bruciante che ne fa un piccolo capolavoro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti