Sabina Sciubba e la sua musica trasversale
Mistica Sabina
Sabina Sciubba, artista poliedrica italo-tedesca, aggiunge un altro successo alla sua lunga e poderosa carriera. Cantante, attrice, compositrice ha ideato sempre rappresentazioni multiple della sua creatività, offrendo al pubblico la possibilità di essere spettatore di un’esperienza diversa dalle altre. I suoi progetti musicali sono anche teatrali, e Force Majeure non è da meno.
In uscita il 21 marzo 2020, per l’etichetta Golding Records e distribuito da Audioglobe, il disco è un viaggio nell’immaginario del subconscio tra luce e ombra, tra noto e sconosciuto. La fusione elegante tra elettronica, jazz e echi di musica barocca è impressionante, e la può percepire dall’inizio alla fine.
Force Majure è prodotto da Sabina stessa e l’inglese Alistair Chant e può cantare la collaborazione del chitarrista Riccardo Onori e del pianista Fabrizio Rat.
Accompagnata da un drum-pad elettronico, non abbandona il suo pianoforte e attraversa le trame di un romantic-punk insieme a strumenti diversi, dalla batteria al violoncello, fino ad un piccolo clavicembalo che sinuoso apre e accompagna il brano Narcissus.
La front-woman della Brazilian Girls si muove trasversalmente nella musica e Force Majeure è un chiaro esempio di quelle composizioni da lei definite trans-genre che scavalcano le lingue e i generi. La sua arte, perché non stiamo parlando di un semplice disco, viaggia tra brani pop elettronici come Wolkentanz, spirituali, quasi classici, come ILE SAUVAGE, a dolcissime manifestazioni di amore come I Know You Too Well. La voce di Sabina si manifesta in tutta il suo virtuosismo, non solo nei pezzi più armoniosi ma anche nei momenti in cui il punk e l’elettronica prendono il sopravvento.
La verità è che Sabina Sciubba è un’artista esperta, concentrata, che esige molto da sé stessa. Concepisce ogni esibizione e ogni attimo creativo come un’esperienza dell’anima e desidera evocare la stessa sacralità anche nel pubblico. Non è un escamotage per mancare nella composizione, bensì la capacità di armonizzare una pienezza florida di emozioni e spunti creativi.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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