Sajjra: una riconnessione con le radici
Originaria di Lima, Sajjra Xhrs Galarreta Pando è una delle figure più importanti dell’underground sudamericano. Col tempo Sajjira è riuscita a combinare le atmosfere lente e pesanti delle processioni andine con un suono intenso, mesmerico e post-industriale, dando vita a un noise psichedelico dal forte impatto.
Il suo nuovo album intitolato Serpent is Present è stato pubblicato il 25 settembre 2023 tramite Aloardi (Perù-Olanda) per il formato poster lenticolare fatto a mano e Arsenic Solaris (Francia) su CD.
Tre tracce per un totale di 52 minuti di esorcismo sonoro attraverso texture e ritmi evocativi che mutano in episodi pieni di rumore, colore e trance.
Il primo episodio, Suena como azul radiante (oracion del mediodia), mette in scena un rituale post-industriale scandito dal lento scorrere di droni graffianti e suoni sintetici. Una lunga litania rimpalla tra senso di spaesamento e sacralità primitivista, proseguendo il percorso accompagnati da voci possedute e marzialità industriale. Sajjra crea una rete di percussioni metalliche e suoni distorti che si alternano a momenti di calma piatta, un continuo stop’n’go che ti porta ad ascoltare i 13 minuti della traccia senza peso.
A seguire Beso fin y descenso ha una struttura più simile ad una canzone con i suoni meno spigolosi che virano verso un’elettronica meno intensa e conflittuale della produzione di apertura. Con questa traccia i ritmi diventano confortanti, dandoti qualcosa a cui aggrapparti e trascinarti ulteriormente in uno stato di trance.
Nei quasi 23 minuti di Srpnt s Prsnt non ci sono mai cali di tensione: l’inizio è incisivo e cupo con i droni stratificati che si fanno così fitti intrecciandosi con le chitarre modulate. Sajjira erige un muro di suono nel quale emergono le radici andine, quest’ultime vengono mischiate con elementi industriali e noise andando a comporre un impasto sonoro unico e sensazionale.
Serpent is Present si presenta come una lunga liturgia esoterica divisa in tre parti, una riconnessione con le radici profonde che si presenta come una musica selvaggia e seducente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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