Il concetto di tempo secondo Samuele Strufaldi, Tommaso Rosati, Francesco Gherardi
T è il risultato dell’incontro tra tre personalità artistiche differenti, il poliedrico compositore Samuele Strufaldi, il sound art Tommaso Rosati e il musicista Francesco Gherardi specializzato in Tabla indiano.
L’album, pubblicato per Elli Records il 2 giugno 2023, si propone come indagine delle implicazioni pratiche e concettuali del Tempo, un territorio vasto nel quale è facilissimo perdersi.
Le tredici tracce del disco realizzate facendo interagire pianoforte, tabla e live electronics sono l’espressione del tempo che scorre in tanti modi e direzioni diverse, del Tempo come dialogo e coesistenza, spazio concreto dove gli opposti riescono a coincidere.
Il trio utilizza i timbri dei diversi elementi dell’album per riflettere sui misteri del tempo e si ritrova ad essere un quartetto grazie all’utilizzo di un ulteriore esecutore: un robot progettato e costruito dal gruppo e controllato via software in modo che reagisca, esegua ed improvvisi insieme ai musicisti, utilizzando algoritmi e hardware realizzati ad hoc.
Il trio parte subito forte approfondendo il connubio analogico-digitale con Waves/flat surface. Un’introduzione giocosa affidata al pianoforte avvia la cassa dritta che flerta con le sonorità da club. Gli accordi increspati e le percussioni robotiche risuonano vividi venendo utilizzati come sorgenti sonore fino ad arrivare alla fine del brano in cui vengono totalmente scomposti.
A seguire Hyperclockwise suona meno vorticoso rispetto alla prima traccia, il tono del piano è meno allegro, con il tabla e le percussioni elettroniche impegnate nel ricamare una fitta texture, culla proprio delle morbide progressioni del piano in contrasto con la costante tensione elettronica.
No stranger to the possibility of misunderstanding è incentrata sul suono del tabla reso protagonista grazie alla cornice elettronica che ne esalta il timbro senza mai generare limitazioni nel suono. Il risultato è un paesaggio sonoro che ritrae le profondità e le ampiezze delle percussioni.
Ascoltare un album come questo si rivela accessibile a tutti, una musica eccezionalmente attraente grazie ad una narrazione ricca di sfumature e di dettagli diversi che si apprezzano ad ogni nuovo ascolto.
T è un’esperienza estremamente coinvolgente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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